Svolta nelle indagini dell'omicidio di Nizza Monferrato (Asti), in cui un uomo ieri, 1 marzo, ha perso la vita in casa al termine di una lite. Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, la figlia 18enne ha confessato: «Ho ucciso mio padre - avrebbe detto ai carabinieri - Tutti in casa subivamo le sue violenze, soprattutto mia mamma». La vittima, uccisa a coltellate, è Akhyad Sulaev, 50 anni, immigrato in Italia alcuni anni fa con la moglie e quattro figli. La più grande di loro, Makka, sarebbe la colpevole dell'omicidio. I carabinieri della vicina Canelli lavorano dal tardo pomeriggio di ieri con quelli di Nizza per ricostruire l'accaduto e per ascoltare le testimonianze di chi era presente in casa, coordinati dalla procura di Alessandria.
Figlia uccide padre a Nizza Monferrato: la ricostruzione
Le accuse verso la ragazza, con hijab indosso anche ieri in casa quando sono arrivati i carabinieri, lasciano increduli i vicini, che parlano di una famiglia tranquilla, che viveva in un appartamento modesto, immigrata da qualche anno dal Caucaso russo: un uomo robusto, la moglie, quella figlia dagli occhi di un azzurro intenso, e tre fratelli più piccoli.
L'adolescente era al liceo, s'impegnava, aiutava a mantenere la famiglia con qualche ora da cameriera, come la mamma.