Ad iniziare dai bagnanti che entrano in acqua con i gonfiabili (materassini e simili) quando il meteo non è ottimale. Vento, onde e correnti possono rendere ingovernabili quei piccoli involucri di plastica, così le persone che sono sopra vanno in difficoltà e non riescono a rientrare agevolmente verso riva. Insomma: quando il tempo non è buono, è meglio non fare il bagno col materassino o non farlo affatto. Altra situazione potenzialmente molto pericolosa: i bambini smarriti in spiaggia. Questo, purtroppo, è un fenomeno che si ripete puntuale ogni estate. Finora, sembrano essere valsi a poco i continui appelli all’attenzione lanciati anche dai baywatch: «Gli adulti che accompagnano dei bimbi al mare non debbono perderli di vista neppure per un attimo».
L'invito
Così come per un altro caso sottolineato dal comandante Di Maglio: «Invito gli anziani o, in generale, le persone con problemi di salute a non recarsi in spiaggia durante le ore più calde della giornata». Inoltre, durante queste prime settimane di vita balneare, la motovedetta della Guardia costiera è dovuta più volte intervenire per allontanare delle imbarcazioni che navigavano troppo vicino ai bagnanti, generando potenziali pericoli per l’incolumità delle persone. Vale la pena ricordare che i primi 300 metri d’acqua dalla battigia sono dedicati alla balneazione e, dunque, soggetti a pesanti limiti per la circolazione dei natanti. «Se assistente a situazioni che ritenete pericolose - dice il comandante Di Maglio rivolgendosi a tutti gli utenti della spiaggia e del mare - anche se avete dubbi, non esitate a contattare i numeri di assistenza». Infatti, è fondamentale il contributo di tutti i cittadini per segnalare pericoli o abusi, tramite numero unico di emergenza 112 o tramite il Numero Blu 1530. In particolare, il 1530 consente di mettersi direttamente in contatto H24 con la sala operativa della Guardia costiera, abbreviando i tempi d’intervento.