CHIARAVALLE - Rinviata al 20 dicembre la decisione del giudice sul ristoratore chiaravallese Andrea Serrani, accusato di aver molestato e palpeggiato la giornalista Greta Beccaglia la sera del 27 novembre 2021 mentre era in diretta dall’esterno dello stadio di Empoli dopo il derby tra la squadra di casa e la Fiorentina. Ieri mattina è iniziata l’udienza preliminare al tribunale di Firenze con il Gup, Antonio Pezzuti.
Oltre alla giornalista Greta Beccaglia, hanno chiesto di costituirsi parte civile la Federazione nazionale della stampa, il consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e l’associazione onlus “Ossigeno per l’Informazione”.
La vicenda
Serrani, all’uscita dello stadio la sera del 27 novembre 2021, diede una manata sul sedere alla giornalista. Per il pubblico ministero quella del ristoratore non fu una semplice bravata e per questo ne ha chiesto il rinvio a giudizio. La 27enne Greta Beccaglia, assistita dall’avvocato Leonardo Masi, si è costituita parte civile. «Sono sereno – ha più volte ribadito Andrea Serrani – mi sono scusato con la signora Beccaglia e so di aver sbagliato ma non intendevo certo molestarla o causarle fastidi e problemi. Mi dispiace molto che si è sollevato un caso mediatico su un mio gesto istintivo, certamente sbagliato ma che non era studiato o fatto col proposito di offendere o arrecare danno a nessuno». Anche l’avvocato Roberto Sabbatini, che difende Andrea Serrani, ribadisce che non c’era cattiveria o malafede nell’episodio che ha visto per protagonista il 46enne ristoratore chiaravallese e si dice stupito del fatto che si siano costituiti parte civile anche la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, il consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e l’associazione onlus “Ossigeno per l’Informazione”. «Mi sembra perlomeno discutibile che questi enti abbiano subito danni dall’episodio – afferma il legale chiaravallese – ma lo appurerà il giudice nell’udienza del 20 dicembre. Ci auguriamo un giudizio sereno che non sia troppo condizionato dal circo mediatico che inevitabilmente si è scatenato dopo i fatti di Empoli».