Squilli a vuoto o dirottati, la cronistoria del disservizio. Ecco in cosa si sono imbattuti gli utenti

Squilli a vuoto o dirottati, la cronistoria del disservizio. Ecco in cosa si sono imbattuti gli utenti
Squilli a vuoto o dirottati, la cronistoria del disservizio. Ecco in cosa si sono imbattuti gli utenti
di Veronique Angeletti
3 Minuti di Lettura
Martedì 21 Maggio 2024, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 08:40

ANCONA Non è la solita storia di un disservizio ordinario, la cronaca della giornata di ieri del Centro Unico di Prenotazione regionale delle Marche. Ma il racconto di una straordinaria paralisi di un Cup diventato dalle 8 della mattina fino alle 18 di sera telefonicamente assente. Una storia così improbabile che nessuno si è limitato a telefonare una sola volta ma, nella speranza di ottenere un debole segnale di vita dall’altra parte della cornetta, in tanti hanno ripetutamente digitato il contatto nel vano tentativo di ricevere una risposta.

Tuttavia, al numero verde, l’800-098.798, quello gratuito da chiamare dal telefono fisso, il silenzio è rimasto tombale per l’intera giornata di ieri. Imbarazzante per chi si aspettava risposte efficaci ed efficienti; intollerabile per il suo finale beffardo. Almeno per chi ha avvertito nella raffica finale di bip che sottolineava la caduta di linea, un’assonanza con i suoni usati in tv e in radio per coprire impropri e insulti.

I tentativi

Quanto al numero specifico per i cellulari, non è stato di nessun aiuto.

Anzi, è riuscito nell’arduo compito di generare ancora più confusione. Il numero 0721.1779301, quello con i costi a carico dell’utente in base alle tariffe stabilite dal gestore telefonico, non indicava sullo schermo che si stava comunicando con il Cup regionale, ma veniva attribuito al dottor Agostinelli Marco, medico chirurgo primario dell’Uoc di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Senigallia.

Ieri, le prenotazioni erano quindi in modalità off e l’azienda sanitaria ben consapevole già dalla notte di domenica che c’era un’anomalia ai sistemi di prenotazione, aveva incaricato Ast e Uffici relazioni con il pubblico di fornire il massimo supporto ai cittadini e di tranquillizzare l’utenza sul fatto che ogni anomalia sarebbe stata risolta tempestivamente. Proviamo.

L’incidente tecnico si è tradotto in un ritorno alla telefonata, come una volta, alle Ast di riferimento e ai centralinisti che, forti della loro esperienza e molto professionalmente, hanno spiegato il problema con pazienza e cortesia. Almeno stando ai nostri tentativi. «Se non so come rispondere dopo quasi 20 anni che sono qui e indirizzare correttamente la gente – ringrazia per i complimenti il centralinista dell’Ast di Pesaro – significa che non ho imparato il mestiere».

Le risposte

Spiega che il sistema Cup non funziona, ma che con ogni probabilità entro oggi sarà tutto risolto. Elenca i due numeri e ricorda che è meglio tenere l’impegnativa a portata di mano o avere ben presente il nome del dottore se si vuole andare a pagamento. Voci dall’altra parte del telefono che non hanno risolto i disguidi ma aiutato almeno a smussarli. «Pensate che non hanno funzionato nemmeno le casse», aggiunge afflitta l’operatrice di Macerata che gioca così la briscola del mal comune, mezzo gaudio. Agli utenti, non resta che la (im)paziente attesa.

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