Hanno più di sessant'anni, ma l'amore è come quello del primo giorno. Fulvio Micheli e sua moglie Nadia stanno vivendo una nuova fase della loro love story. nonostante si siano conosciuti quando lei aveva 22 anni. Lui è stato l'ex di Canal San Bovo (Trento), lei ex responsabile amministrativa nelle strutture della Provincia di Trento. Il loro matrimonio è più vivo che mai ma i ricordi iniziano a sbiadirsi: Nadia ha Alzheimer.
Fanno lunghe passeggiate in giardino, come i primi appuntamento, poi si siedono su una panchina e si scambiano baci. L'ex primo cittadino racconta al Corriere della Sera: «Mi prende per mano, qualche volta si stacca all’improvviso e mi manda a quel paese se con lo sguardo incrocio un’altra, magari un’infermiera. Quelli che sto provando con lei sono momenti belli e profondi, che non avrei mai pensato di poter rivivere – racconta Fulvio -. Ci stiamo innamorando un’altra volta». La loto storia è iniziata nel 1981 da cui poi è nato il loro figlio.
La malattia
Fino a tre anni fa hanno vissuto felici, godendensi la terza età: «L’Alzheimer è arrivato troppo presto, in età molto precoce, per Nadia. Aveva cominciato con problemi di memoria, sbagliava strada con la macchina, aveva difficoltà nel lavoro. Oggi non mi riconosce più, è tornata una bambina. E io me ne prendo cura». La malattia si è fatta largo nella vita di Fulvio e Nadia senza chiedere il permesso.
Il sostegno fra familiari
«Questa grande sofferenza ti fa gustare le piccole cose. Così abbiamo lanciato una raccolta e con il contributo volontario dei familiari e anche dei dipendenti abbiamo allestito di colore le pareti» racconta. Fulvio Micheli è coinvolto nel Direttivo dell’associazione Alzheimer Trento, rappresentante dei familiari della Rsa San Bartolomeo, ha iniziato a seminare salvadanai per la raccolta fondi tra i corridoi della struttura, che oggi ha rinnovato i suoi ambienti con murales e quadri colorati.
Per il momento è stato realizzato un pollaio, per i malati ci sono anche delle pecorelle. «Con l’associazione, andrò a parlare di tutto questo anche nelle scuole», dice Micheli che poi conclude: «Il dolore può travolgerti. Ho avuto con Nadia una vita bellissima, che non tutti hanno avuto. Questo è il tempo del coraggio, anche per dire grazie».