Tiziano Ferro: «Non posso lasciare la California, il divorzio mi blocca qui come se fossi un criminale»

Il cantante ospite di Radio2: «La mia giornata? Con i due bimbi quando arrivi alle sette e mezza di sera ti sembra quasi mezzanotte, sei già morto»

Tiziano Ferro: «Non posso lasciare la California, il divorzio mi blocca qui come se fossi un criminale»
​Tiziano Ferro: «Non posso lasciare la California, il divorzio mi blocca qui come se fossi un criminale»
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Giovedì 26 Ottobre 2023, 09:06

Tiziano Ferro torna a parlare del suo divorzio. L'occasione è l'invito nel programma di Radio2 Happy Family, condotto da Ema Stokholma e dai Gemelli di Guidonia. «Sto bene, sto affrontando un divorzio che per motivi legali mi costringe in California, non posso lasciarla, hanno paura che io diventi un criminale internazionale e quindi sto qui. La prendo a ridere. Ho due bimbi piccoli, durante la mia giornata tipo sto dalla mattina alla sera con loro, cucino, gioco, conosco tantissime canzoncine nuove. Con i due bimbi quando arrivi alle sette e mezza di sera ti sembra quasi mezzanotte, sei già morto».

Tiziano Ferro e i giorni difficili dopo il divorzio

Per Tiziano Ferro è stato un periodo difficile. Aveva immaginato diversamente i giorni dell'uscita del suo libro, "La felicità al principio". «L'ho scritto durante un periodo di insonnia. La condivisione della canzone è più immediata, la sentono in radio, poi vai a fare un concerto e scopri che diventa parte della storia di tutti quelli che sono lì.

Con il libro invece sta succedendo una cosa molto divertente, ognuno crea un finale diverso. Tutti aspettano un secondo capitolo fatto di una convinzione solo loro, ed è bellissimo. Mi piacerebbe fare un film, quello sì. Ci tenevo a dare la possibilità al lettore di aprire un po' la mente, di non vederci un'autobiografia, perché non lo è. Angelo, il protagonista, fugge dai suoi problemi, cosa che io assolutamente non ho fatto. I ringraziamenti? Ho smesso di farli perché non li legge nessuno. Ringrazio sempre i miei genitori e la mia famiglia, ho sempre bisogno di dirglielo, ora che capisco ancora meglio quello che hanno fatto per me. L'amore va detto, va dichiarato, non può vivere di silenzio o di scontentezza. Anche ai bambini l'amore va insegnato se tu non dici a un bambino che gli vuoi bene, quel bambino non impara a dirlo»

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