Basta violenze sulle donne, le Marche si ribellano: ecco tutte le iniziative ma l'omicidio di Fano è un nuovo choc

Lunedì 20 Novembre 2023, 16:35 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 17:00 | 2 Minuti di Lettura

La mamma di Pamela Mastropietro: «Giustizia per Giulia, carcere a vita per chi uccide. Stop permessi e benefici, servono pene più dure, necessaria la prevenzione»

«Giustizia per Giulia». Lo afferma all'Adnkronos Alessandra Verni, la mamma di Pamela Mastropietro, la 18enne romana che fu violentata, uccisa, fatta a pezzi e i suoi resti ritrovati in due trolley a Pollenza nel gennaio del 2018, rivolgendo una «preghiera» per Giulia Cecchettin, la studentessa scomparsa e ritrovata cadavere sabato scorso, «per la famiglia di Giulia e anche per i genitori del suo assassino». La mamma di Pamela, di fronte a questo ennesimo femminicidio, si dice «demoralizzata» perché troppo spesso la giustizia non fa il suo corso. E non a caso, proprio in questi giorni, in un video messaggio insieme ad altre mamme e una sorella di vittime di omicidi brutali ha lanciato un appello per la certezza della pena e per lo stop a permessi e benefici: «Servono pene più dure e severe, chiediamo una giustizia vera e che i carnefici non vengano rimessi in libertà dopo qualche anno. Chi commette un omicidio deve pagare, deve sapere che se si toglie la vita a qualcuno allora, visto che da noi la pena di morte in esiste, si deve scontare la vita in carcere. Serve il carcere a vita». Altro tema importante è poi quello della «prevenzione», prosegue Alessandra Verni. «Se ne deve parlare, soprattutto nelle scuole e le famiglie devono essere aiutate: serve un aiuto vero delle istituzioni e dei vari enti, degli assistenti sociali, degli esperti. Dovrebbero essere organizzati corsi di aggiornamento per gli insegnanti e per le forze dell'ordine perché bisogna saper affrontare le situazioni e cogliere i segnali».

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