Filippo Turetta, seminfermità per ridurre la pena? Lui: «Non so cosa mi è scattato». La famiglia di Giulia: «Pazzo? Vedrà i nostri periti»

di Redazione web
Mercoledì 29 Novembre 2023, 08:49 | 1 Minuto di Lettura
Filippo Turetta, seminfermità per ridurre la pena? Lui: «Non so cosa mi è scattato». La famiglia di Giulia: «Pazzo? Vedrà i nostri periti»

Filippo Turetta ha confessato l'omicidio di Giulia Cecchettin davanti al gip. Si è messo a piangere e ha ammesso il delitto, senza mai nominare il nome della sua vittima. «Ho ucciso la mia ex fidanzata, voglio pagare», dice Turetta nell'interrogatorio. Dalle prime parole del 22enne, sembra emergere la strategia difensiva. L'obiettivo del suo avvocato potrebbe essere il riconoscimento della seminfermità, evitando l'aggravante della premeditazione. «Devo ricostruire nella memoria le mie emozioni» e quello «che è scattato in me», ha detto, sembrando «intontito». La famiglia di Giulia, su questo aspetto, promette battaglia.

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