Ex zuccherificio, il vicesindaco Fanesi lasciato solo: Seri silente. Sanate le anomalie della torrefazione, ecco tutti i voti

Ex zuccherificio, il vicesindaco Fanesi lasciato solo: Seri silente. Sanate le anomalie della torrefazione, ecco tutti i voti. Nella foto l'intervento nel dibattito di Cristian Fanesi, al suo fianco il sindaco Seri
Ex zuccherificio, il vicesindaco Fanesi lasciato solo: Seri silente. Sanate le anomalie della torrefazione, ecco tutti i voti. Nella foto l'intervento nel dibattito di Cristian Fanesi, al suo fianco il sindaco Seri
di Lorenzo Furlani
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Sabato 20 Aprile 2024, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 13:06

FANO Cristian Fanesi, candidato sindaco del centrosinistra, si è trovato solo in consiglio comunale, nel dibattito sulle osservazioni al piano regolatore generale, a difendere il polo logistico dei generi alimentari all’ex zuccherificio.

Per un solo voto di scarto, è stata confermata la previsione urbanistica che porterà nell’area e lungo la via della nuova piscina un notevole carico di traffico: da 50 a 100 tir al giorno, secondo l’indicazione sommaria dello stesso vicesindaco; numero che poi dovrà essere moltiplicato per i camion e i furgoni addetti alla distribuzione dei prodotti alimentari nel territorio. 

La vicinanza alla scuola

Con questa previsione, si conferma anche la sanatoria delle anomalie urbanistiche relative all’insediamento della torrefazione Ultramar Caffè in via della Pineta, attiva da 8 anni accanto alla scuola primaria Decio Raggi nonostante il divieto per le industrie insalubri di prima e seconda classe inserito nel Prg vigente in seguito alla raccomandazione dell’Asur preoccupata per le emissioni di tali attività (la torrefazione del caffè è insalubre di seconda classe) nelle vicinanze della scuola.

Giovedì sera sono state approvate le proposte dell’ufficio urbanistica per il respingimento delle osservazioni dei residenti e dell’associazione Lupus in Fabula contrarie alle previsioni inserite nel Prg nel novembre scorso con il blitz del sindaco Massimo Seri. Con un emendamento era stata assecondata l’idea progettuale degli industriali Giancarlo Paci e Paolo Andreani, nuovi proprietari dell’area.

Inutili i tentativi di quasi la metà dei consiglieri di salvaguardare la qualità ambientale dell’area e la destinazione urbanistica mista ormai assunta dalla zona per la presenza di residenze, attività professionali e servizi per la salute, il benessere e lo sport. Una polifunzionalità che l’iniziale pianificazione dell’amministrazione Seri, partecipata dai cittadini, valorizzava e che le osservazioni discusse intendevano ripristinare.

Decisivo ogni consigliere

La votazione avvenuta responsabilizza di fronte alla città l’intera assise civica, perché ciascun consigliere è risultato decisivo sull’esito finale, compresi gli assenti. In 10 hanno votato sì, per mantenere il polo logistico: Borioni, Bittoni, Carboni, Nicolelli, Pagnetti, Fumante, Seri, Valori, Perini e Cecchetelli; 9 hanno votato no, per ripristinare la destinazione mista: Serfilippi, Scopelliti e Rinaldi Lega, Tarsi e Pierpaoli FdI, Mazzanti e Panaroni M5S, Giacomi Pd e Luzi In Comune.

Astenuti Cipriani e Marchegiani di Azione. Assenti Pedini Lega, Lucioli Pd, Fontana M5S e Ilari Lega, quest’ultimo uscito per opportunità politica (è dipendente di Paci, come peraltro anche Serfilippi e Bittoni che hanno votato). Stessi voti sul ripristino dei divieti per le industrie insalubri, salvo quello di Serfilippi, che è uscito dall’aula.


L’assessore all’urbanistica Fanesi nel dibattito ha spiegato che il divieto di seconda classe è stato tolto perché i depositi di formaggi e ortofrutta rientrano in questa categoria di attività insalubri ma la scelta non avrebbe nulla a che vedere con la torrefazione, la cui autorizzazione del 2016 è oggetto di un esposto alla procura della Repubblica. Fanesi ha precisato che allora era assessore ai lavori pubblici e che l’autorità giudiziaria farà chiarezza sulla regolarità dell’iter. 

La disponibilità sfumata

La sera prima, nella riunione di maggioranza, lo stesso assessore aveva dichiarato che non c’era alcun ostacolo a proporre un emendamento che ripristinasse questi divieti per i due opifici di via della Pineta, ma il proposito si è smarrito quando in aula la giunta ha valutato di poter contare sulla maggioranza, seppure risicata, dei voti.

Questa sanatoria urbanistica d’ufficio, utile all’azienda per la nuova autorizzazione ambientale che chiederà per ampliare la produzione, è stata definita «un capolavoro» da Agnese Giacomoni, ex capogruppo Pd, nella sua requisitoria contro le anomalie registrate nel rilascio dell’autorizzazione, priva di conformità urbanistico edilizia.

Nessun altro della maggioranza è intervenuto per difendere la previsione del polo logistico. Non ci ha messo la faccia, di fronte al gruppo di residenti presente alla seduta, neanche il sindaco Seri, artefice dell’operazione.

Il centrosinistra disgregato

Con la bocciatura delle osservazioni la solidarietà del centrosinistra si è disgregata su questioni politiche rilevanti per l’alleanza, come la partecipazione alle scelte amministrative, la tutela ambientale e la città delle bambine e dei bambini. «Un pensiero si è spezzato» ha riconosciuto Carla Luzi.

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