PESARO - Ben 10 bici rubate in 15 anni per il consigliere Emanuele Gambini, quasi un record, e poco consola il fatto che non sia certo l’unico a veder sparire il proprio mezzo parcheggiato alla stazione ferroviaria. Per Gambini, consigliere della lista civica di opposizione Prima c’è Pesaro, orafo di professione e sportivo per passione, quella di raggiungere in bici la stazione del treno è un’abitudine consolidata nel suo tragitto casa lavoro.
Anche lui è un pendolare e per raggiungere Riccione da dove abita, in zona Villa San Martino, si sposta con il treno dopo aver lasciato la bici accuratamente lucchettata.
«Una volta - racconta - ho visto un’anziana piangere perché le avevano rubato la sua bici e si sentiva in colpa per il fatto, stessa situazione per una coppia di giovani. Inoltre a volte non si ruba tutta la bici, ma pezzi: una ruota o un manubrio. Sono scene o casi cui ho assistito personalmente ed che ho vissuto in prima persona». Certo un brutto biglietto da visita anche per quella che sarà la Capitale della Cultura o per chi arriva da fuori per visitarla e magari si è portato la bici appresso (sui treni regionali il trasporto bici non si paga). «Siamo la città della bici ma certo non nel senso che devono rubarla. Per la maggior parte dei casi si tratta di mezzi di poco valore usati per spostamenti di necessità ma se bisogna ricomprarli spesso allora diventa una spesa». Ora è previsto un progetto di riqualificazione della stazione ma difficilmente gli stalli per le bici saranno di numero adeguato e adatti a scoraggiare i ladri.