PESARO - Anche con il nuovo piano per la telefonia mobile 5G, che Polab ha illustrato nelle settimane scorse a presidenti di quartiere e consiglieri comunali di maggioranza, si conferma la quasi certezza che il “cotton fioc” di Iliad già impiantato a Fiorenzuola non verrà rimosso. L’architetto Cecilia Carlorossi della Soprintendenza ai Beni Architettonici è però in contatto con Comune e Polab per cercare di minimizzare al massimo l’impatto nel cuore del San Bartolo. Ente Parco, Comunità e quartiere saranno chiamati entro il prossimo 8 novembre a presentare, come altri enti o associazioni, le proprie osservazioni al nuovo Regolamento comunale. Ricordiamo che sul San Bartolo le questioni aperte sono due: il cilindro Iliad e le richieste inserite nelle 10 localizzazioni da definire per una seconda antenna prevista a Fiorenzuola e una a Cattabrighe.
L’alternativa
«Ci sono delle trattative in corso fra società di telefonia e Soprintendenza per mitigare l’antenna già esistente» spiegano Massimiliano Amadori, capo di Gabinetto del sindaco e Maria Rosa Conti, assessora all’Ambiente.
Senza quel cilindro metallico rimarrebbero comunque visibili i singoli ripetitori montati sul palo, ma con la possibilità data dalla Soprintendenza a “mimetizzare” il palo metallico dipingendolo di verde. Nuove richieste: la seconda antenna chiesta da Vodafone a Fiorenzuola rientra fra le dieci richieste d’installazione per cui verrà aperto un percorso di ascolto e partecipazione a più livelli. O per trovare una nuova diversa localizzazione, per inciso al di fuori del borgo e del San Bartolo, come chiedono sesto quartiere, comunità e Parco, o per escogitare soluzioni meno impattanti. La società Polab avrebbe già suggerito altre soluzioni applicabili anche in contesti “particolari” o “sensibili”.
Per esempio ci sono Comuni dove ripetitori a tecnologia 5G, ovviamente di dimensioni molto più piccole, sono stati incastonati in porzioni murarie, su campanili o torri civiche. In Veneto, Lonigo è il primo Comune esempio.
Parliamo di ripetitori che vanno da 60-80-120 fino a 220 centimetri al massimo, ma tutto dipenderà da quale progetto gli enti sceglieranno. Ma anche in questo caso l’ultimo parere, quello vincolante, spetterà a Soprintendenza e Comune. Antenne integrate su strutture svettanti come nel caso del borgo di Fiorenzuola, si camufferebbero per esempio con i colori della vecchia torre campanaria. Ma ovviamente per ora restiamo nel campo di ipotesi e suggerimenti.