PESARO Nella lotta contro l’amianto non ci sono steccati politici. Un impegno per la mappatura e la bonifica, e non solo, si sono assunti sindaco e giunta con l’approvazione all’unanimità in consiglio comunale della mozione presentata da Emanuele Gambini, della lista civica “Prima c'è Pesaro” di centrodestra. Un atto di indirizzo che ha fatto suo l’emendamento del consigliere di maggioranza Michele Gambini (Pd) che coinvolge anche la Regione nella “task force” contro la sostanza cancerogena di cui fanno parte l’Arpam, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale nelle Marche, e l’azienda sanitaria Ast 1 Pesaro Urbino.
L’impegno
Gli amministratori comunali si sono assunti il compito di realizzare, secondo le linee guida della mozione che ha trovato tutti d’accordo nella seduta del 15 gennaio, a «considerare l’amianto come un vero e proprio tema legato alla salute dei cittadini e dell’ambiente, quindi soggetto in massimo grado all’attenzione e al controllo da parte del Comune». Secondo impegno-obbligo è quello di «presentare un elenco aggiornato degli edifici pubblici (per esempio scuole e palestre) che hanno una copertura in amianto o manufatti pericolosi nelle vicinanze». E a «predisporre al più presto tutte le iniziative per un piano di bonifica contro l’eternit presente nel territorio».
In ultimo «intensificare il coinvolgimento di cittadini e associazioni sulle criticità ambientali e le loro soluzioni». Il rischio per la salute è molto elevato in caso di respirazione o ingerimento attraverso sostanze contaminate (in primo luogo l’acqua) delle fibre di amianto, che possono provocare malattie come l’asbestosi e diversi altri tumori.
L’emendamento
Nell’emendamento di Michele Gambini alla mozione, entrato a far parte della delibera di consiglio, si evidenzia “il ruolo della Regione per monitoraggio, verifica e coordinamento degli interventi di bonifica dell’amianto e il mancato rifinanziamento nel 2022 e 2023 della legge 22 aprile 2020 che prevede incentivi economici ai privati per piccole operazioni di risanamento. Si auspica quindi l’apertura di nuovi bandi”.