FANO - Una vita che si spegne e, nel suo momento più cupo, regala speranza ad altri malati: lunedi 12 febbraio, i familiari di una signora di 73 anni ricoverata e deceduta ieri in Rianimazione, hanno acconsentito alla donazione degli organi.
Trattori, la protesta continua: da giovedì 15 a sabato 17 febbraio presidio al casello di Fano
Sono subito iniziate le procedure di accertamento e l’attività di prelievo, che si è svolta nella nottata e si è conclusa stamattina nel blocco operatorio del presidio Santa Croce di Fano dell’AST Pesaro Urbino dove era pronta un’equipe di professionisti interamente dedicata.
“Un riconoscimento particolare per l’estrema sensibilità e generosità dimostrata in un momento così doloroso dai familiari della signora deceduta, che ringraziamo per il loro gesto – commentano i medici coinvolti nelle procedure di accertamento di morte cerebrale - e l’impegno di tutti i professionisti della salute, hanno reso possibile, ancora una volta, riaccendere la speranza per altre vite. Le donazioni di organi sono un indice di qualità delle strutture sanitarie e i risultati ottenuti ne qualificano l’attività. Tutto questo è il frutto di un’organizzazione specifica, del lavoro dei Coordinatori Locali, della Direzione Medica di Presidio e di tutti i professionisti che a vario titolo contribuiscono alle operazioni di donazione”.
Le procedure medico legali inerenti l’accertamento della morte cerebrale, quelle organizzative relative al prelievo e trasporto degli organi e le verifiche cliniche dell’idoneità degli organi al trapianto, sono state condotte dal collegio medico composto dai professionisti della Rianimazione, della Neurologia, dell’Anatomia Patologica e della Direzione Medica di Presidio in collaborazione con il personale medico, infermieristico della Rianimazione, del Blocco Operatorio e Servizio Trasporti. Il Collegio Medico e le equipe esterne intervenute per il prelievo di organi hanno effettuato le procedure per il prelievo e le donazioni degli organi. Gli organi risultati idonei al trapianto sono stati il fegato e i reni e le cornee.
"La donazione degli organi - sottolinea il vice presidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - è un atto di generosità e solidarietà che può salvare le vite e migliorare la qualità di vita di molte persone.