FANO - Nove persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria per una serie di reati fiscali e fallimentari. Sono accusate di avere svuotato società ormai decotte, il settore è il tessile di lusso, per un importo complessivo pari a circa 4 milioni di euro. Nei confronti di un sessantenne è stata disposta una misura cautelare personale, il divieto di dimora nel Comune di residenza (si trova nell’entroterra fanese), appena eseguito dai finanzieri in servizio alla compagnia locale.
L’operazione
È culminata in questo intervento una fase dell’operazione denominata Helpfull, che ha inoltre portato al recupero di circa 47mila euro attingendo a quote di beni immobili e saldi attivi sui conti correnti.
Una modalità operativa attuata, secondo gli inquirenti, in maniera reiterata e sistematica. Esemplificando ciò che è stato accertato dai finanzieri in servizio a Fano: alla società decotta ne subentrava un’altra, nuova sulla carta, dal punto di vista formale, ma nulla sarebbe cambiato sotto il profilo sostanziale. Tutto come prima, insomma. Stesse le persone, stessa l’attività e stessi i clienti. Il ricambio avrebbe invece riguardato i rappresentanti legali, legati al cosiddetto dominus da rapporti di parentela oppure di collaborazione e considerati dagli inquirenti come meri prestanome. Al gruppo di nove persone, tutte segnalate all’autorità giudiziaria, sono state contestate più condotte di bancarotta fraudolenta, a danno dei creditori e dell’Erario. Al termine dell’indagine i finanzieri hanno dunque ritenuto che sia stato depauperato patrimonio sociale: sarebbero stati distratti o dissipati ben 4 milioni di euro.
I sigilli
Il sequestro per equivalente di conti correnti e beni immobili, per un totale di 47mila euro, attiene a un’indagine collegata, avviata sul presupposto di inadempienza alle obbligazioni tributarie e previdenziali. La nota diffusa dal comando provinciale ricorda che le Fiamme Gialle sono «una forza di polizia economico-finanziaria» e il loro compito è di tutelare sia l’Erario sia la collettività «da condotte spregiudicate che sottraggono ricchezza al tessuto imprenditoriale operante nel rispetto delle leggi e che drenano risorse pubbliche destinate al benessere dei cittadini».