Lo accusa di revenge porn: ma lui è assolto. Scagionato un ex calciatore dell'Alma Juventus Fano

Lo accusa di revenge porn: ma lui è assolto. Scagionato un ex calciatore dell'Alma Juventus Fano
Lo accusa di revenge porn: ma lui è assolto. Scagionato un ex calciatore dell'Alma Juventus Fano
di Luigi Benelli
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Venerdì 15 Settembre 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 14:19

FANO L’accusa è pesante ovvero quello di aver diffuso video sessualmente espliciti della ex tramite Instagram. L’altro giorno la sentenza.  A finire sotto processo è stato un 27enne, ex giocatore del Fano Calcio, accusato di lesioni, maltrattamenti e diffusione illecita di immagini dalla ex fidanzata. Riguardo alle lesioni l’episodio contestato risale al gennaio del 2021 quando il ragazzo avrebbe preso per i capelli la ex trascinandola fuori di casa richiudendo poi la porta che avrebbe sbattuto sulla gamba di lei. 

 
Fatto che le avrebbe procurato 10 giorni di prognosi. Poi i maltrattamenti durante la breve convivenza in cui lui le dava della «pazza». E ancora: «Tu senza di me non sei nulla», «Vai da uno psichiatra». Infine la diffusione dei video dei loro rapporti tramite canali social. L’avvocato del giovane, Mauro Mengucci, ha portato avanti alcune indagini difensive. «Rispetto alle lesioni si parla di un litigio avvenuto quando lui le aveva chiesto di uscire di casa, ma quanto all’averla sbattuta fuori il racconto è inverosimile, tsmto che i vicini di casa non confermano questo fatto e il referto dei sanitari del pronto soccorso risale solo al giorno successivo».
Rispetto ai maltrattamenti mancherebbe la continuità del rapporto, durato un paio di mesi. «Non sono mai stati trovati i video sui canali, non è stato diffuso nulla né offerto nulla in rete.

Anzi ci sono testimonianze di come lei avrebbe detto di volerlo rovinare visto che veniva lasciata». Il Gup ha assolto il ragazzo dall’accusa di lesioni perché il fatto non costituisce reato, dai maltrattamenti e per la diffusione dei video perché il fatto non sussiste. «Siamo soddisfatti della sentenza – chiude Mengucci – si è fatto luce su accuse molto gravi». 

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