ANCONA - Il decreto è stato sganciato silenziosamente 21 aprile dalla Posizione di funzione “Innovazione, Ricerca e Internazionalizzazione” (all’interno del servizio delle Attività Produttive) e sta già facendo discutere. Nella terza fila degli atti dell’albo pretorio di palazzo Raffaello, la Regione spiega di aver arruolato un consulente come supporto tecnico «alla definizione della strategia di internazionalizzazione e promozione con l’estero delle imprese per il 2021-22».
Per farlo è ricorsa al Mercato elettronico della pubblica amministrazione, la modalità è una trattativa con unico operatore.
Tempi cronometrici, non si attende neanche la scadenza prevista per il 3 maggio. Mazzarella viene scelto per una competenza specifica: è stato dal 2011 al 2020 nel consiglio di amministrazione dell’Ice, Istituto commercio con l’Estero ed è il delegato nazionale di Confartigianato per l’internazionalizzazione.
Motivazione: «considerato il periodo di emergenza epidemiologica da Covid 19 che, in particolare nella nostra regione, sta generando una situazione economica preoccupante, si ritiene opportuno avvalersi di un supporto tecnico specialistico per pianificare al meglio l’attività di internazionalizzazione e promozione all’estero delle imprese, attraverso l’analisi dei sistemi produttivi territoriali».
Tutto regolare. Perché allora fa discutere? Il quantum è di 39.900 euro, ovvero 100 euro sotto la soglia degli appalti da mandare a bando.