Pnrr, risorse da rimodulare su 1.526 progetti dei Comuni. L’assessore Brandoni: «Saranno garantite altre risorse, i lavori vanno avanti»

Il piano di definanziamento del Governo riguarda potenzialmente 452 milioni

Pnrr, risorse da rimodulare su 1.526 progetti dei Comuni
Pnrr, risorse da rimodulare su 1.526 progetti dei Comuni
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 3 Ottobre 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 15:00
ANCONA Prendete 452 milioni, fateli sparire momentaneamente, trattenete il respiro e confidate che tornino tutti nelle caselle di partenza, sia pure con un altro nome, come da promesse ripetute. E’ quanto sta accadendo nelle Marche con il piano dei definanziamenti dei fondi Pnrr varato in agosto dal Governo, e ora all’esame dell’Unione Europa. La rimodulazione delle risorse riguarda nella nostra regione 1.526 progetti, nessuno dei quali vede come soggetto attuare la Regione. Ne sono titolari invece i Comuni, per un importo potenzialmente interessato pari a circa 452 milioni di euro. 


I numeri in aula


Tutti numeri riferiti nell’ultimo Consiglio regionale dall’assessore al Bilancio Goffredo Brandoni, chiamato a rispondere a un’interrogazione presentata dal gruppo Pd. Il quadro illustrato dall’assessore Brandoni fa riferimento ai dati estratti a metà settembre da Easy Pnrr, il portale in cui viene aggiornato, regione per regione, lo stato d’avanzamento del piano nazionale di ripresa e resilienza. Da quanto emerso in aula, sono tre le misure oggetto di definanziamento. Un primo lotto si riferisce all’intervento “Resilienza, valorizzazione del territorio ed efficienza energetica dei Comuni” e comprende 1.400 progetti per un importo complessivo di 264 milioni ammesso a finanziamento prima dei tagli. Un secondo gruppo riguarda i progetti di rigenerazione urbana per ridurre emarginazione e degrado sociale, con 84 progetti per circa 170 milioni di euro. Infine 42 progetti, per 17 milioni di euro, per potenziare servizi e infrastrutture sociali di comunità. 


Nessuno a secco


Ma le modifiche proposte dal Governo, che ha la facoltà di rivedere in corsa i contenuti del Pnrr, non comporta che i Comuni interessati dai tagli restano a secco, con progetti destinati a rimanere sulla carta e aziende da saldare. Per gli interventi inseriti nel Piano di definanziamento, ha ricordato Brandoni, «sarà assicurato, come indicato nella proposta di revisione del programma, il rispetto delle obbligazioni assunte nei confronti di soggetti attuatori e operatori economici anche utilizzando spazi finanziari disponibili nell’ambito di altri strumenti: fondi strutturali, fondi sviluppo e coesione e piano complementare Pnrr». 
Ma cosa accade in attesa che la Commissione europea approvi la proposta di modifica del Governo? Gli interventi, è stato assicurato, possono proseguire con le coperture garantite finora dalle risorse Pnrr. «Nel momento in cui la proposta verrà approvata della Ue, senza soluzione di continuità - assicura l’assessore - verrà garantita la sostituzione del finanziamento di interventi già avviati sulle base di coperture che il governo sta individuando».


Missione Salute


Per la missione 6 Salute, la manovra correttiva del Pnrr, ha chiarito in aula Brandoni, non prevede «nessun definanziamento, ma solo una rimodulazione del numero dei progetti previsti». Anche in questo caso, assicura la Regione, verrà trovata un’altra copertura finanziaria nazionale o riprogrammando risorse della politica di coesione.
 

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