La Stakanov Leonardi (FdI) sempre in Parlamento, Marchetti (Lega) maglia nera con giustificazione

Senatori e deputati marchigiani virtuosi nelle percentuali di presenze. L’ex leader leghista in fondo all’elenco: «Sto molto tempo sui territori»

L’aula della Camera dei Deputati durante una seduta
L’aula della Camera dei Deputati durante una seduta
di Martina Marinangeli
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Martedì 2 Aprile 2024, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 15:38

ANCONA Assenteisti in Parlamento? Non i marchigiani. A un anno e mezzo dall’insediamento delle Camere nella XIX Legislatura, i nostri onorevoli si piazzano nel gruppo dei più ligi al dovere, facendo registrare percentuali di presenze in aula più alte rispetto a molti colleghi di altre regioni. Con i dati aggiornati al marzo 2024, la senatrice Elena Leonardi, coordinatrice di Fratelli d’Italia Marche, si conferma la stacanovista di casa, sfiorando il 100% delle votazioni con verifica del numero legale (99,9%). Per valutare il tasso di presenza in aula, infatti, si conteggia la partecipazione di deputati e senatori alle varie votazioni che si svolgono nel corso della seduta.

Le eccezioni

Prima di scendere nel dettaglio dell’attività parlamentare dei singoli onorevoli, va fatta però una precisazione: non tutte le assenze sono uguali.

In alcuni casi sono giustificate per motivi di salute; in altri possono avere invece un significato politico, come per le missioni parlamentari (il politico non partecipa al voto perché è occupato in altre attività istituzionali). Ad esempio, alla sottosegretaria al Mef Lucia Albano o al commissario alla Ricostruzione Guido Castelli è più probabile che capiti di risultare assenti perché impegnati in missioni sui territori. Ma la percentuale di presenze più bassa durante le votazioni in aula la fa registrare l’ex commissario della Lega Marche, oggi segretario del Carroccio umbro, Riccardo Augusto Marchetti: 4453 presenze, il 66,2% del totale. Anche lui, tuttavia, per ragioni legate ai territori e non per assenteismo tout court: «Ho la delega del partito agli Enti locali del Centro Italia e sono segretario della Lega in Umbria - spiega - ho spesso incontri con i nostri sindaci o con la governatrice Tesei. A volte capita che si sovrappongano ai lavori dell’aula». Poi la domanda retorica: «Mi chiedo come faccia chi ha un ruolo in un partito che richiede una frequente presenza sul territorio, ad essere sempre in Parlamento». Non la nomina, ma la stilettata pare proprio ritagliata su misura per Leonardi, la donna dei record di presenze in aula che veste anche i panni della coordinatrice di FdI della nostra regione. Per la prima della classe, però, «partecipare alle sedute e ai lavori parlamentari rappresenta una parte fondamentale del nostro percorso, non solo in aula ma anche nelle commissioni. È così che ho deciso di approcciare il mio ruolo», il Leonardi pensiero.

Il podio

Al netto degli estremi, è la media generale marchigiana a far registrare buone percentuali. Nel podio dei più presenti, tallona la coordinatrice FdI e si guadagna la medaglia d’argento il senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Cataldi, che ha partecipato al 98,2% delle votazioni, mentre il terzo posto se lo dividono l’ex commissario del Pd Marche Alberto Losacco, anche lui senatore, e il deputato della Lega Mirco Carloni, che ricopre anche l’incarico di presidente della commissione Agricoltura: entrambi centrano il 94,9% di presenze. Un discorso a parte va fatto per il senatore vicentino - eletto nel collegio Marche Nord - Antonio De Poli, che ha il ruolo di questore del Senato: il regolamento prevede che, come per presidente e vicepresidenti, non sia conteggiato nelle presenze come gli altri parlamentari. Questo perché oltre all’attività legislativa, si occupa anche di quella amministrativa: il questore è datore di lavoro in Senato per i dipendenti di Palazzo Madama. Per il resto, i nostri onorevoli si piazzano tutti sopra l’80% di presenze, tranne la segretaria regionale della Lega Giorgia Latini (77,2%) e il commissario di FI Marche Francesco Battistoni (77,9%). Diciamocelo: poteva andarci peggio.

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