ANCONA Non sono solo crollati i nuovi casi di positività accertati, che da quando non c’è più obbligo di quarantena e di tampone non servono a misurare l’effettiva diffusione del patogeno Sars-Cov-2, ma nel giro di un mese dall’ultima “ondatina” di contagi sono pressoché scomparsi anche gli effetti clinici del Coronavirus, la malattia che quattro anni fa di questi tempi abbiamo imparato a chiamare Covid-19.
Il bollettino
Nell’ultimo bollettino diramato venerdì scorso dall’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche vengono annotati appena 33 nuovi casi positivi accertati in tutta la regione, su un totale di 828 tamponi fatti, che per chi ricorda le fasi acute dell’avvento della variante omicron (11.528 test Covid somministrati solo l’8 marzo 2022) significa che ora diagnostica sul Coronavirus è quasi ferma e la sua diffusione largamente sottostimata.
Meglio guardare un indicatore più affidabile, quello dei ricoveri Covid, anche se adesso molti dei pazienti catalogati come tali finiscono in ospedale per altre patologie (da una malattia oncologica a una frattura) e poi se ne scopre la positività all’ingresso.
Il Covid sempre più raramente spedisce all’ospedale, nonostante una campagna vaccinale che nelle Marche all’ultimo richiamo ha raggiunto risultati trascurabili, intorno al 5-6%. Ma è meglio immunizzarsi, specie se si è anziani o fragili. Lo raccomandava, anche quanto l’epidemia da Coronaviurs colpiva meno duramente, il professor Stefano Menzo, direttore del laboratorio di Virologia di Torrette. «Magari il Covid non uccide più direttamente, ma alle persone anziane e vulnerabili può accorciare la vita».