Ariston Group, ricavi e utili volano con il traino tedesco

Dalla quotazione del novembre ‘21 fatturato e margini operativi sono quasi raddoppiati

Ariston Group, ricavi e utili volano con il traino tedesco
di Lorenzo Sconocchini
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 11:30

ANCONA - Dal debutto a Piazza Affari del novembre 2021 Ariston Group, tra i primattori del mercato mondiale del confort termico e dell’efficienza energetica domestica, ha quasi raddoppiato sia il fatturato netto che il risultato operativo adjusted, l’utile conseguito in assenza di componenti straordinari come avviamenti, svalutazioni e rivalutazioni. Merito anche di un bilancio 2023 che, al traino soprattutto del mercato tedesco, registra ricavi netti per 3 miliardi e 92 milioni di euro, in crescita del 30,0% rispetto al 2022 un ebit adjusted di 314 milioni (+41,2%), un utile netto di 191 milioni (+36,3%).

Risultati ratificati dal Consiglio di amministrazione di Ariston Holding, che ha approvato la relazione annuale per l’esercizio concluso il 31 dicembre 2023, da cui emergono anche un free cash flow (il flusso di cassa disponibile per l'azienda) di 112 milioni di euro, contro 32 del 2022, e una posizione finanziaria netta negativa di 611 milioni di euro a fine anno, debito maturato a seguito dell’uscita di cassa per l’acquisizione di Wolf & Brink (brand tedesco pioniere delle pompe di calore) il pagamento dei dividendi e il riacquisto di azioni proprie.

Dal Cda del gruppo fabrianese è arrivata una proposta di dividendo di 17 centesimi di euro per azione, +31% rispetto all’anno precedente e pari a un pay-out del 33% sull’utile netto. «Dalla quotazione nel novembre 2021 Ariston Group ha quasi raddoppiato sia il fatturato netto che il risultato operativo adjusted - è il commento del presidente esecutivo Paolo Merloni - nel 2023, abbiamo accolto Wolf e Brink nel nostro gruppo e, in condizioni di mercato contrastanti, abbiamo ottenuto risultati molto soddisfacenti.

La nostra Vision di “Comfort sostenibile per tutti” continua a guidarci nel lavorare incessantemente per sostenere la crescita organica, e continuare ad esplorare opportunità di M&A strategicamente opportune, forti di un track record distintivo e con l'obiettivo di rendere il nostro gruppo una casa dove aziende di successo possano svilupparsi ulteriormente».

Un 2023 «molto positivo» anche per il Ceo Maurizio Brusadelli. «La Germania, ora il nostro mercato più grande, che vale circa il 25% del fatturato netto, ha guidato la nostra performance - è la sua analisi - abbiamo ottenuto una solida profittabilità, beneficiando dell’effetto scala e delle sinergie generate dall’acquisizione di Wolf-Brink. Nonostante i segnali di una persistente volatilità dei mercati europei, specialmente nella prima metà del 2024, sono convinto che ci aspetta, nel medio termine, un entusiasmante percorso di crescita».

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