La mobilitazione
Si sono subito messi in moto Soccorso alpino e speleologico delle Marche e vigili del fuoco, dividendosi in varie squadre per cercare di battere la zona, con le ricerche rese più difficili dal fatto che in quella zona non c’è segnale per i telefoni cellulari. Ci sono volute oltre tre ore e mezza di ricerche prima di ritrovare l’escursionista, che era finita in una zona molto impervia della vallata. Era l’1.15 circa quando la donna, provata dall’esperienza ma in buone condizioni fisiche, è stata raggiunta dai soccorsi e riaccompagnata al rifugio per il primo soccorso portato dal 118.
Sul posto sono giunti anche i carabinieri. Visto anche l’affollamento dei giorni centrali del mese di agosto, nelle ultime settimane si sono moltiplicati i casi di soccorso a escursionisti in difficoltà sulle montagne del nostro entroterra. Domenica scorsa, nel primo pomeriggio, un gruppo finito fuori sentiero lungo la direttissima del monte San Vicino è stato recuperato e riportato al parcheggio di Pian dell’Elmo, dove avevano lasciato le auto. In mattinata, era toccato a un biker, che lamentava un forte dolore alla spalla dopo essere caduto rovinosamente lungo un sentiero in contrada Cerquetana, a Cingoli. Per non parlare dell’uomo di 83 anni raggiunto in eliambulanza la scorsa settimana a Bolognola, lungo il sentiero dell’Acquasanta: non riusciva più a proseguire a causa di un forte affaticamento fisico. «Raccomandiamo – ricordano i responsabili del Soccorso alpino marchigiano – massima prudenza, adeguata preparazione fisica ed un equipaggiamento consono all’attività da svolgere».