«Viva gli Alpini», Gentiloni saluta i volontari
poi visita la zona rossa a San Ginesio

«Viva gli Alpini», Gentiloni saluta i volontari poi visita la zona rossa a San Ginesio
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Sabato 24 Dicembre 2016, 11:49 - Ultimo aggiornamento: 15:41
SAN GINESIO - «Viva gli Alpini!». Così il premier Paolo Gentiloni ha salutato i volontari degli Alpini della Protezione civile che prestano assistenza alle popolazioni terremotate di San Ginesio.

Il premier ha visitato l'ostello comunale, che ora ospita alcuni anziani evacuati da abitazioni inagibili o Rsa, con cui si è fermato a parlare, poi ha ricevuto in dono un calendario dei volontari della Protezione civile locale intitolato «Reagire». Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è entrato nella zona rossa del comune terremotato di San Ginesio, off limits per i giornalisti che stanno seguendo la sua visita.

Ma prima ha fatto un giro per la parte del centro storico ancora agibile, circondato dalla folla e dalle autorità a cui si è aggiunto il presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, camminando in mezzo alla gente senza particolari formalità.


Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha chiesto al premier Paolo Gentiloni, oggi in visita a San Ginesio e altre zone terremotate del Centro Italia, «una particolare attenzione su trasporti e sanità». Lo ha raccontato lo stesso Ceriscioli ai giornalisti, dopo un incontro con il capo del Governo. «Lo ha ribadito anche il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, allargando il discorso al tema della viabilità - ha aggiunto Cersioli -, cioè a quei servizi che sono di sistema e non riguardano il singolo Comune ma l'intera rete dei servizi del territorio».

Per il presidente della Regione Marche «avendo necessità di rafforzare la risposta sanitaria nelle aree interne, ma anche sulla costa dove ci sono più persone alloggiate temporaneamente, serve uno sforzo straordinario». Stesso discorso per i trasporti, dato che bisogna «spostare costantemente le persone e gli studenti da un luogo ad un altro. Abbiamo bisogno di garantire le strade e la loro manutenzione al di là dell'ordinario e per questo servono risorse». Ceriscioli ha poi elencato «tre voci che non rientrano in una risposta particolare. Abbiamo quello che ci serve per la ricostruzione, per le famiglie e tra Natale e Capodanno esce anche l'ordinanza per le imprese: saranno coperti sia i danni lievi che gravi per poter ripartire dove si è da altre parti. A febbraio verrà poi emanata l'ordinanza per le case danneggiate gravemente».

«In questo contesto - ha ribadito - per le attività di sistema servirà un'attenzione particolare e un rafforzamento perché in questo momento pesa tutto sulle nostre spalle. Non ci tiriamo indietro, ma avremo bisogno di un sostegno esterno perchè sappiamo che questa situazione si protrarrà nel tempo, non possiamo ricostruire tutto in sei mesi».

«La presenza del premier ci conforta - ha concluso -. La ripresa potrà avvenire con gli strumenti che abbiamo a disposizione: dai risarcimenti al 100% alle quote per rinnovare i macchinari. Il prossimo provvedimento sulle imprese sono sicuro che verrà accolto bene dagli imprenditori marchigiani che sono determinati a fare di tutto per ripartire».

 
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