Macerata, stadio Helvia Recina intitolato a Pino Brizi, il figlio: «Un esempio per i giovani»

Helvia Recina intitolato a Pino Brizi Il figlio: «Un esempio per i giovani»
Helvia Recina intitolato a Pino Brizi Il figlio: «Un esempio per i giovani»
di Mauro Giustozzi
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Venerdì 19 Aprile 2024, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 11:30

MACERATA «Intitoliamo oggi l’Helvia Recina a Pino Brizi, un signore del calcio che ha portato anche a Firenze la maceratesità. È stato un grande calciatore ma soprattutto un esempio e un uomo vero fuori e dentro il campo». Le parole pronunciate dal sindaco Sandro Parcaroli durante la cerimonia di intitolazione dello stadio a Pino Brizi, con una targa scoperta in tribuna centrale e l’altra apposta sopra la biglietteria dell’impianto, racchiudono quella che è stata la figura di Pino Brizi, non a caso soprannominato a Firenze Brizenbauer paragonato a un difensore elegantissimo dell’epoca come il nazionale tedesco Franz Beckenbauer.

Una grande folla, nonostante il tempo inclemente, l’abbraccio delle sue due città, di quelli che furono i suoi giocatori, di tanti dirigenti, allenatori, calciatori, sportivi, cittadini oltre alle istituzioni sportive, con l’amministrazione comunale in testa, il prefetto Isabella Fusiello, i vertici delle forze dell’ordine per l’intitolazione dell’impianto di via dei Velini.

E grande è stata la commozione di Gianluca e Michela Brizi, figli dell’ex libero della Fiorentina e della Rata, accompagnati dai nipoti Nicolò e Chiara travolti da tanto affetto e riconoscenza nei confronti dell’illustre padre. Tra i presenti tantissime vecchie glorie biancorosse, il presidente regionale Figc Ivo Panichi, il presidente regionale Aia Gilberto Sacchi accompagnato dal figlio Juan Luca Sacchi fischietto di serie A, l’avvocato Giancarlo Nascimbeni, all’epoca direttore sportivo della Maceratese: presenza di prestigio anche quella del Museo della Fiorentina, dove il calciatore figura nella Hall of Fame viola, con il responsabile David Bini, segno di un filo mai interrottosi con la città toscana dove Pino Brizi viene ricordato tutt’oggi come uno dei calciatori più importanti nella storia del club gigliato. 

La dichiarazione

«Ringrazio tutti i presenti a questa cerimonia e la città di Macerata - ha detto Gianluca Brizi -, mi sono davvero emozionato assieme a mia sorella e ai nostri figli. A me fa piacere perché io e mio padre siamo figli di questa città e dovunque siamo andati siamo sempre stati orgogliosi di Macerata, nonostante lui abbia trascorso gran parte della sua vita sportiva a Firenze. Ma ci teneva a rivendicare le sue radici, facendola conoscere ovunque. Mi auguro che questa intitolazione lasci una traccia soprattutto nei giovani per il suo esempio cioè poche parole ma molti fatti». L’assessore allo Sport, Riccardo Sacchi, ha ricordato come «ci sia stata una volontà generale di arrivare all’intitolazione dello stadio a Brizi, a partire dal consiglio comunale che si è espresso all’unanimità per continuare con la deroga sui tempi ottenuta grazie all’intervento del prefetto. Abbiamo accelerato questo momento perché tra quindici giorni qui ci sarà un cantiere per la rigenerazione dello stadio. Una volta conclusi i lavori, tra due anni circa, cercheremo di organizzare un evento che metta assieme questa intitolazione con il nuovo aspetto che avrà l’Helvia Recina nel 2026: un’amichevole con la Nazionale Under 21 con cui abbiamo aperto contatti o con un’altra squadra importante, magari la stessa Fiorentina». Èstata una cerimonia davvero emozionante.

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