Aumentano i cantieri e diminuiscono gli stalli per i residenti: sos parcheggi nel centro di Macerata. Renna: «Per via Mozzi l’ipotesi di una Ztl h24»

Aumentano i cantieri e diminuiscono gli stalli per i residenti: sos parcheggi nel centro di Macerata
Aumentano i cantieri e diminuiscono gli stalli per i residenti: sos parcheggi nel centro di Macerata
di Mauro Giustozzi
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Mercoledì 28 Febbraio 2024, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 11:55

MACERATA - «Massima attenzione ai parcheggi per i residenti del centro storico, ma dobbiamo fare i conti con l’esistente in attesa tra qualche anno di vedere costruito il parcheggio di Rampa Zara che risolverà tutti i problemi di questa parte della città». Paolo Renna, assessore comunale alla Sicurezza e decoro urbano, non nasconde quelle che sono le criticità portate dall’esplosione di cantieri della ricostruzione in centro che tolgono stalli di sosta. E l’amministrazione lavora di concerto con gli stessi commercianti e abitanti del centro a soluzioni provvisorie per affrontare una problematica che crea disagi a chi risiede o lavora nel capoluogo.

I disagi

«I parcheggi attualmente sono insufficienti per il numero dei residenti - ammette Renna - e questo crea malumore che comprendo.

Noi abbiamo raddoppiato gli stalli di sosta in piazza Strambi, abbiamo creato quelli sopra Rampa Zara, ogni volta che si apre un cantiere si cerca di trovare soluzioni che non occupino troppe aree di parcheggio. Si scontrano le esigenze, non facili da conciliare, di chi deve ristrutturare la propria abitazione e di chi ha il diritto di sostare in città. Certo se avessimo avuto il parcheggio di Rampa Zara sarebbe stato tutto più semplice, destinando la sosta attorno alle mura ai residenti. Ma questo non potrà avvenire prima di 3 o 4 anni per cui dobbiamo fare con l’esistente. C’è l’ipotesi di utilizzare il parcheggio in struttura Paladini per chi ha il permesso di zona E, in particolare quelli di via Maffeo Pantaleoni, strada sarà interessata dai lavori di demolizione e ricostruzione. Anche in via Luchetti, zona Fosse, sono aumentati gli stalli esclusivi per i residenti. Stiamo allestendo un parcheggio da 50 posti in via Zorli che sarà utile anche dopo la ricostruzione delle case, visto che tra qualche anno rientreranno lì 150 famiglie con quello che ne consegue per la sosta».

La soluzione

Un’altra soluzione che viene caldeggiata dall’assessore è quella di un uso maggiore del parcheggio Garibaldi, pure al servizio del centro storico. «È videosorvegliato h24, ci sono continui controlli di polizia e carabinieri - prosegue Renna - che assicurano sicurezza a chi vi parcheggia. Non solo è molto comodo con gli ascensori che raggiungono immediatamente il centro e dopo le 19 la sosta è gratuita. Noi cerchiamo sempre di equilibrare la presenza dei residenti con quella dei commercianti: la scelta di togliere spazi esterni ai locali non è punitiva, ma è dovuta alla mancanza dei parcheggi perché i cantieri ne tolgono tanti di stalli. Oggi come oggi i residenti sono quelli più penalizzati da questo quadro. In una chiave futura, avendo la Campogiano-via Mattei, il traffico più intenso non dovrà più passare in città e potremo recuperare spazi di sosta e ampliarli ulteriormente. Mi viene in mente corso Cavour, dove oggi chi sosta a destra crea problemi alla circolazione ma un domani, abbassandosi il numero dei veicoli in transito, potrebbe essere un’altra ipotesi su cui ragionare».

Il centro

Tornando al centro «c’è un problema su via Mozzi con una Ztl monca: essendo rimaste solo un paio di attività commerciali si potrebbe ampliare la Ztl h24 eccetto residenti e autorizzati, in una zona dove abbiamo perso oltre dieci posti con il cantiere di largo Beligatti. Ci sarà un incontro con i residenti per valutare questa ipotesi». Da un punto di vista del decoro della città il primo problema resta sempre quello dei rifiuti abbandonati. «Sull’abbandono dei rifiuti faremo certamente ancora più controlli, ma è necessario che gli stessi cittadini siano più ordinati nel rispetto di una convivenza civile - conclude Renna -. Purtroppo Cosmari non informa più i cittadini sulle regole di conferimento del porta a porta: per questo stiamo virando verso il cassonetto elettronico come sperimentazione che riteniamo possa essere un modo per azzerare il fenomeno dell’abbandono, controllando meglio chi non conferisce nel modo dovuto i rifiuti. Un dato positivo è che non si registra un incremento dei murales selvaggi sulle pareti delle abitazioni. Combattiamo è chi con una bomboletta imbratta edifici e mura rendendo indecorosa la città».

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