Macerata, la ricostruzione decolla: oltre 110 cantieri privati. In centro è allarme spazi

Macerata, la ricostruzione decolla: oltre 110 cantieri privati. In centro è allarme spazi
Macerata, la ricostruzione decolla: oltre 110 cantieri privati. In centro è allarme spazi
di Mauro Giustozzi
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Martedì 20 Febbraio 2024, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 07:08

MACERATA Il boom dei cantieri continua nel capoluogo con l’anno in corso e quello prossimo destinati ad incrementare numeri che già sono cresciuti nel corso degli ultimi anni per via della ricostruzione post sisma e dei vari bonus edilizi disponibili. L’ultimo aggiornamento di questo mese su cantieri attivi che occupano suolo pubblico segna il numero complessivo di 113, di cui 31 sono quelli aperti in centro storico. A novembre scorso risultavano in funzione 103 cantieri edili in città, di questi ben 26 posizionati in centro storico.

Le concessioni

Nell’arco del 2023 sono state rilasciate complessivamente 505 concessioni (48 in più rispetto al 2022 che erano state 457).

C’è una progressione continua negli anni dei cantieri in città, come viene rilevato dal settore Urbanistica del Comune di Macerata e questo avverrà anche quest’anno e per almeno tutto l’anno prossimo. Anche perché poi ci avvicineremo a scadenze stringenti ed è quindi necessario che chi deve effettuare i lavori li faccia nei tempi previsti dalla legge. Restano i problemi legati al reperimento dei materiali e della manodopera che in qualche modo rallentano un po’ l’avvio dei lavori che riguarda sia la parte pubblica che quella privata della ricostruzione e dei lavori edili in genere. Un fermento in questo settore tanto ampio che non ha precedenti nella storia del capoluogo. Anche perché, rispetto ad altri paesi che sono nel cratere sismico, i danni alle abitazioni hanno interessato molti condomini con decine di unità immobiliari rispetto invece a centri dove i danni sono stati spesso concentrati su case unifamiliari o di poche unità abitative. Che 31 cantieri siano in centro crea poi problemi legati anche ai parcheggi dei residenti che vengono occupati durante i lavori: l’obiettivo dell’amministrazione comunale è di trovare un equilibrio possibile con le condizioni di fatto dei lavori e delle esigenze di chi risiede all’interno delle mura. È evidente che il disagio da affrontare quest’anno e nel 2025 ci sarà.

Gli studi

È allo studio degli uffici come consentire, con permessi e abbonamenti speciali, la sosta lunga nei parcheggi in struttura, come quello di via Paladini. Si punta poi, in tempi necessariamente rapidi, a realizzare e far partire anche l’allestimento del parcheggio da 50 posti in via Zorli utile per l’immediato ma che resterà anche successivamente al servizio dell’area. All’analisi pure i dati che riguardano il Contributo di autonoma sistemazione. Attualmente a Macerata percepiscono il Cas 250 famiglie per un totale di 465 cittadini. Tra questi circa 130 sono famiglie fuori dalle loro abitazioni fin dagli eventi sismici del 2016. Le restanti sono uscite perché i lavori di riparazione non consentivano la permanenza nelle abitazioni. In questo ultimo caso il contributo è concesso una volta che l'Ufficio speciale ricostruzione ha approvato i lavori con l'emanazione del decreto conseguente e una volta che il direttore dei lavori abbia certificato la necessità sgombero e indicato la data di inizio lavori. Il Comune di Macerata eroga mensilmente circa 160mila euro di contributi a chi ha il diritto di ricevere tale sostegno economico. Sul Cas il Comune di Macerata registra un turn over che resta costante tra coloro che entrano e chi esce da questo sostegno a seconda di quando vengono fatti i decreti di finanziamento e approvazione dei progetti che comportano poi l’uscita provvisoria dalle proprie abitazioni che vengono ristrutturate. In questo dato c’è già anche una parte dei residenti di via Pantaleoni, anche se non tutti ancora, che dovranno trovare un’altra sistemazione visto che verranno abbattuti e ricostruiti i palazzi di residenza. C’è un leggerissimo incremento di chi percepisce il Cas in città anche se il dato resta in linea con quello registrato negli ultimi anni.

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