Ci sono poche cose, come la verità, che sanno celarsi. E pochissime altre che sanno manifestarsi con tanta sorpresa, tra spaesamento e meraviglia, tra vecchie inquadrature e angolazioni nuove. Perché guardare alla chioma di un albero è semplice, ma guardarla pensando alle radici nascoste sotto la terra è tutta un'altra cosa. E se gli occhi parlano di suor Stefania Costarelli come la madre badessa del convento di Santa Caterina D'Alessandria a Monte San Martino, le radici invece la raccontano come una bambina cresciuta nell'amore di una famiglia a cui è sempre stata legatissima, passata attraverso una fede incrollabile, tante domande, non poche sofferenze e l'infanzia da bimba «vivace, anche se mai disubbidiente - ci tiene subito a precisare - una che si sbrigava a finire i compiti per poter uscire e giocare a palla o a ping pong con gli amici dell'oratorio. Una che di marachelle, da piccola, ne ha combinate, ma tutte candidamente confessate» ride timidamente.
I ricordi
Il tono dolce della voce si illumina con gli sprazzi colorati che le donano quei ricordi di una vita lontana eppure presentissima, perché anche oggi, come allora, a stare ferma Suor Stefania proprio non riesce: «Stare con le mani in mano non mi è mai piaciuto - rivela - e ho sempre adorato sentirmi libera, indipendente.
Gli studi
«Dopo un piccolo stop ripresi gli studi e, recuperando rapidamente terreno, mi diplomai in tempo, scartando però definitivamente l'idea di un matrimonio. Quella vita non faceva assolutamente per me, mentre cresceva la spinta verso il prossimo, quel desiderio di fare del bene, di donare me stessa per la felicità altrui, che non potevo più ignorare. Mi solleticò anche l'idea di partire missionaria per qualche remoto paese dell'Africa, ma anche questo era un vicolo cieco, che si illuminò quando, per caso, approdai al convento delle benedettine di Monte San Martino e mi confrontai con l'allora madre badessa. Capii in quell'istante che con la preghiera avrei potuto raggiungere ogni angolo della terra e così, il giorno del mio 25esimo compleanno, iniziò la mia nuova vita. Fu una decisione non facile, che anche la mia famiglia impiegò un po' di tempo a elaborare, ma era l'unica via possibile per quel mio cuore desideroso di donare amore».