Macerata, la consigliera De Padova passa al gruppo misto: «Da Parcaroli scelte errate. Il sindaco fa da scudo all’assessore Cassetta»

Macerata, la consigliera De Padova passa al gruppo misto
Macerata, la consigliera De Padova passa al gruppo misto
di Luca Patrassi
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Venerdì 19 Aprile 2024, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 11:30

MACERATA La consigliera comunale della lista “Sandro Parcaroli sindaco” Sabrina De Padova ha formalizzato ieri pomeriggio in Consiglio il passaggio al gruppo misto. La goccia finale di un rapporto problematico da mesi il sostegno del sindaco all’assessora Katiuscia Cassetta per la questione della biblioteca comunale: «Come consigliera comunale e cittadina - ha scritto De Padova - resto basita di fronte all’atteggiamento di un sindaco che protegga e difenda continuamente la stessa assessora, addirittura esponendosi pubblicamente». 

L’attacco

«Un’assessora alla cultura che tra l’altro non ha svolto in modo eccellente il proprio mandato, che non sempre ha gestito adeguatamente i soldi dei cittadini maceratesi, a fronte di una passività di 200.000 euro l’anno, omettendo di pubblicare i bilanci dello Sferisterio, che continuamente sono stati richiesti per ben due anni. Resto esterrefatta - aggiunge - che un sindaco minacci di dimettersi se non viene approvato il regolamento della biblioteca proposto dalla suddetta assessora, comunicando con un ultimatum ai giornali la notizia, condizionando in questo modo i consiglieri di maggioranza, anche a fronte della perdita di finanziamenti, poiché la modifica poteva essere presentata nei tempi adeguati».

Le interrogazioni

De Padova rileva infine: «Resto basita che un sindaco faccia da scudo all’assessora spesso rispondendo al suo posto alle interrogazioni.

Lo stesso sindaco che in diverse occasioni non è intervenuto per questioni di ben altra importanza. Non condivido alcuni comportamenti tenuti in consiglio comunale, dove si è palesata una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini maceratesi, residenti in via Panfilo, che per ben tre volte si sono mobilitati per evitare che un’area verde diventi edificabile, e recatisi in consiglio comunale, per cercare di far valere i loro diritti, dove per ben tre volte è stata rinviata la variante al Prg di via Panfilo, forse per la paura di un ricorso al Tar. Purtroppo le spese legali sono sempre a carico dei malcapitati cittadini che per far valere le proprie ragioni sono costretti a rivolgersi al Tribunale amministrativo, dovendo poi sostenere le spese privatamente e come contribuenti». E allora ricorda la querelle sui tavoli esterni del pub Hab: «La stessa situazione purtroppo l’ha dovuta sostenere il commerciante Perini, proprietario del locale Hab che è dovuto ricorrere al Tar nonostante la sottoscritta abbia cercato di sensibilizzare la giunta sulla validità delle sue convinzioni e anche forte del parere dei vigili urbani».

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