ROMA - «Donatella Rettore è una pazza, era invidiosa di me perché era una pertica di 1,80 e con i tacchi sembrava un travesta, una bionda secca secca con i labbroni a canotto. Mi criticava per il mio abbigliamento e i tacchi alti, salvo poi presentarsi da angelo con le ali a Sanremo. Non riesco a porgere l'altra guancia a nessuno anche perché non voglio farmi venire il mal di fegato».
Non usa mezzi termini e non le manda di certo a dire Marcella Bella, ai microfoni di Radio Club 91 nel programma i "Radioattivi" (con Ettore Petraroli e Rosario Verde). «Donatella Rettore è pazza, anche quando dà addosso a Vasco Rossi: ogni giorno si sveglia e deve parlare male di qualcuno», ha affermato la cantante, che poi attacca anche un altro collega come Gino Paoli: «Scrisse per me il testo di 'Tanti auguri' ma se ne vergognava, non voleva che si sapesse, perché all'epoca si sentiva impegnato come cantautore ed era contro il Festival di Sanremo, anche se dopo tre anni ci andò né rinunciò ai diritti della canzone che mi aveva scritto».
Marcella Bella, che è anche un'icona gay si batte anche per loro libertà: "I gay mi adorano, fanno parte dello zoccolo duro dei miei fan, li adoro.