Sant'Elpidio a Mare, lite tra studenti
Il preside valuta sanzioni disciplinari

La scuola media Bacci
La scuola media Bacci
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Sabato 14 Gennaio 2017, 10:16
SANT'ELPIDIO A MARE - Parole grosse, spinte e insulti per uno zaino posato su un banco conteso. Fino a quando la lite è degenerata ed un ragazzino di 11 anni è finito all’ospedale con il setto nasale rotto. 
Sta facendo molto discutere l’episodio avvenuto poco prima dell’inizio delle lezioni alla scuola media Bacci di Sant’Elpidio a Mare, tra due alunni della prima classe. Lo scontro è avvenuto intorno alle 7.45, momento del pre-scuola, fase in cui i ragazzi che arrivano in anticipo rispetto al suono della campanella vengono fatti accomodare nelle aule più grandi. In genere ce ne sono più di 100 da tenere d’occhio, con personale misto tra insegnanti e bidelli. 

Secondo la ricostruzione dei presenti, tutto inizia quando uno dei due studenti sistema lo zaino sopra un banco in cui è solito accomodarsi l’altro, che al suo arrivo protesta, fino a prendere la borsa del compagno gettandola a terra. Tra i due sale la tensione, volano epiteti poco cordiali, ma la discussione sembra finita lì. 

Sopraggiungono poi alcuni ragazzi di terza, di due anni più grandi, ad aizzare i due litiganti, spingendoli a beccarsi di nuovo. La lite a quel punto riprende e degenera. I due si spintonano, uno dei due tenta di schiaffeggiare l’altro, secondo alcune versioni gli fa volare gli occhiali. A quel punto l’altro lo spintona energicamente, secondo altri lo sgambetta, gettandolo a terra, dove batte con violenza il viso, procurandosi la frattura del setto nasale. 
 
L’infortunio richiede l’intervento del 118 e il trasporto al pronto soccorso di Fermo. Il dirigente dell’istituto Giocondo Teodori, che ha aperto un’indagine interna, ricostruisce così l’accaduto. «E’ nato tutto per una sciocchezza, uno ha posato lo zaino su un banco, l’altro gliel’ha spostato, c’è stata una discussione, ma la cosa si era spenta. Poi sono subentrati alcuni ragazzi più grandi, li hanno aizzati e la lite è ricominciata, fino a quando uno ha sgambettato l’altro, che cadendo si è rotto il naso. Per fortuna sta bene ed oggi era regolarmente a scuola. Tutto qui, sono due ragazzi vivaci, ma che non hanno mai avuto problemi disciplinari. Non c’era la volontà di far male, né tanto meno si può parlare di bullismo: dirigo questa scuola da 8 anni ed è un fenomeno che non ho mai riscontrato». Quanto all’adozione di provvedimenti disciplinari, Teodori vuole «capire con chiarezza cos’è accaduto e se c’è qualche responsabilità da parte di altri ragazzi, poi valuteremo come agire».
 
Ma chi vigilava al momento della scaramuccia? «Le lezioni non erano ancora iniziate, era il momento del pre scuola. Lo organizzo con le risorse a disposizione, ho messo insieme insegnanti e bidelli disponibili, più di questi non ne ho, ma il personale c’era». Chiede chiarezza anche il sindaco Alessio Terrenzi: «Ogni gesto di violenza va condannato senza esitazione – commenta il primo cittadino – Insieme alla dirigente del settore pubblica istruzione ho scritto questa mattina al dirigente scolastico per chiedere chiarimenti, dato che nessuna comunicazione ci è arrivata in merito. Il servizio di vigilanza pre-scuola serve a garantire sulla sicurezza dei minori che arrivano presto, nelle fasi che precedono l’avvio dell’attività didattica. Il comune paga una somma di circa 15.000 euro l’anno per garantirlo. Non voglio saltare a conclusioni affrettate, ma mi sembra che qualcosa non abbia funzionato, quindi attendo una relazione sull’accaduto».
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