Fermo, per Giacomo due tesi a confronto
oggi il via ibera della procura per i funerali

Giacomo Nicolai
Giacomo Nicolai
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Sabato 1 Aprile 2017, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 10:36
FERMO - Si saprà soltanto questa mattina se i funerali di Giacomo Nicolai, il ragazzo di 24 anni morto a Valencia, dove frequentava l’Erasmus, potranno essere celebrati nel pomeriggio di domani a Fermo,  sua città natale. Le pratiche per il trasferimento della salma che si trova a Fiumicino sono infatti ancora in corso di perfezionamento, spiega il legale della famiglia, l’avvocato Igor Giostra. 
A causa del terremoto, tutte le chiese sono chiuse per danni o per inagibilità, e parenti e amici dovranno dare l’ultimo addio a Giacomo in una saletta adibita a cappella presso il ristorante Mario nel quartiere di Santa Caterina. 
Ci vorranno ancora settimane invece per conoscere nel dettaglio i risultati della seconda autopsia, condotta l’altro ieri a Roma (dopo quella che era stata eseguita in Spagna subito dopo i, ritrovamento del corpo) su disposizione del pm Marcello Monteleone, che ha accolto la richiesta avanzata dalla famiglia del giovane. Secondo la polizia spagnola, Giacomo si sarebbe ucciso, al rientro da una festa cittadina, con tre coltellate all’emitorace sinistro, inferte con un coltellino da cucina da lui stesso acquistato 8 giorni prima. 

La famiglia però non crede a questa ipotesi, anche se dalla nuova perizia eseguita a Roma non sono emerse tracce di ulteriori violenze esterne sul corpo del ragazzo (è stato chiesto comunque un esame del Dna del materiale sotto le unghie). Forse l’esame tossicologico potrà aiutare a capire meglio le condizioni generali del giovane fermano, che ai genitori e agli amici aveva inviato mail normalissime fino a poche ore prima. I tre fendenti, sferrati con forza all’emitorace sinistro, hanno perforato una costola, il lobo del polmone e il lobo del fegato: rappresenterebbero dunque una tecnica suicidiaria «eccentrica» osserva l’avvocato Giostra. Ma anche l’ipotesi che un eventuale assassino abbia agito senza che Giacomo tentasse in alcun modo di difendersi, e sia poi scappato lasciando il coltello piantato nel costato della vittima, appare poco credibile.
 
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