Anche Banca Marche ​ha il suo "pentito"
Un tecnico che si è autodenunciato

Anche Banca Marche ​ha il suo "pentito" Un tecnico che si è autodenunciato
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Lunedì 11 Novembre 2013, 07:53 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 20:40

JESI - Anche Banca Marche ha il suo "pentito" ed un professionista cui negli anni passati l'istituto di credito ha fatto ricorso massicciamente" - come sottolineano gli ispettori di Bankitalia - per le perizie.

Un tecnico che quando ha avvertito le prime scossette di quello che sarebbe poi diventato il sisma di Banca Marche si è armato di coraggio e si è

sostanzialmente autodenunciato segnalando una sequenza di operazioni e i motivi per i quali le perizie a suo dire rispondevano ai valori richiesti dai committenti più che a quelli di mercato. Una lettera circostanziata che i nuovi vertici di Banca Marche avrebbero girato all'attenzione della Procura di Ancona per quanto di competenza.

Trovano riscontro - se ce ne fosse stato bisogno - le accuse contenute nelle diciotto pagine di verbale che ripercorrono gli ultimi anni di storia di Banca Marche prima del commissariamento. E così improvvisamente si è passati da una semestrale chiusa in attivo a una chiusura di anno in profondo rosso pur in presenza degli stessi interlocutori i cui affidamenti sono però passati in parte tra i crediti

deteriorati. Un miliardo di euro le somme a rischio e Bankitalia ripercorre la storia degli affidamenti ai grandi gruppi. Tra di essi il più esposto è Lanari con oltre duecento milioni.

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