Vaccini, dietrofront maggioranza:
resta l'obbligo. Nas nelle scuole

Vaccini, dietrofront maggioranza: resta l'obbligo. Nas nelle scuole
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Mercoledì 5 Settembre 2018, 16:32 - Ultimo aggiornamento: 17:34
Resta l'obbligo dei vaccini per entrre in classe. Arriva un emendamento della maggioranza gialloverde per confermare l'obbligo delle vaccinazioni per la frequenza scolastica. La maggioranza sta infatti valutando una serie di emendamenti presentati da diversi gruppi parlamentari che abroga dal decreto Milleproroghe il comma che rende non obbligatori i vaccini per i bambini di materne e asili. I relatori delle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali, Giuseppe Buompane e Vittoria Baldino, entrambi M5S, che stanno esaminando il provvedimento, potrebbero dare parere positivo. Esulta l'opposizione.

«Oggi abbiamo presentato un emendamento al Milleproroghe in materia di vaccini che sopprime quello già approvato ad agosto al Senato. Questo al fine di trattare le politiche vaccinali con un provvedimento normativo ad hoc: il ddl che abbiamo già depositato al Senato e di cui si inizierà l'esame nel più breve tempo possibile», dichiara in una nota Vittoria Baldino. «Sui vaccini il nostro Paese ha bisogno di una disciplina organica e razionale. Per questo motivo si è deciso di affrontare questo lavoro nello strumento del ddl liberando il Milleproroghe, che assolve a funzioni diverse, da questa incombenza. In questo modo potremo definitivamente superare il Decreto Lorenzin, un testo di carattere emergenziale, causa dei malfunzionamenti e del caos che abbiamo dovuto affrontare fino ad oggi», prosegue Baldino. «Il nuovo disegno di legge sui vaccini sarà in grado di definire un quadro normativo completo e coerente, che andrà di pari passo con l'istituzione dell'indispensabile Anagrafe vaccinale. L'obbligo e le eventuali sanzioni verranno quindi discussi nella sede opportuna, come è giusto considerata l'importanza di tali temi».

«È una buona notizia che denota sensibilità da parte del Parlamento rispetto alle ragioni da noi esposte in audizione davanti alle commissioni della Camera: avevamo rappresentato come Associazione presidi che l'ammissione negli asili e nelle scuole dell'infanzia dei bambini non vaccinati avrebbe comportato un rischio per la salute di quelli immunodepressi. È una grande vittoria di civiltà». Così il presidente dell'associazione nazionale presidi Antonello Giannelli ha commentato la retromarcia della maggioranza sui vaccini. 

«Dietrofront di Lega e Cinque Stelle sui vaccini, battuta la loro visione oscurantista. Resta l'obbligo. Grazie alle tantissime famiglie che si sono battute come noi per il diritto alla salute dei bambini e per la scienza». Lo afferma il segretario del Partito democratico Maurizio Martina. 

«La maggioranza M5s-Lega della Commissione Affari sociali ha proposto la soppressione del comma 3 dell'articolo 6 del decreto legge che prevede la proroga dell'obbligo di vaccinazione per l'iscrizione scolastica. Si tratta di una clamorosa retromarcia e di una straordinaria vittoria della buona politica, della scienza e del buon senso». Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Affari sociali, Vito De Filippo. «Ieri, durante le audizioni, i medici, i pediatri e gli esperti degli Istituti superiori di Sanità, avevano contestato nel merito le ragioni di una scelta che metteva a rischio la salute dei bambini. È un successo importante ottenuto anche grazie al contributo decisivo dei parlamentari del Partito democratico».

«Gli slogan del governo vanno ascoltati all'incontrario, come i dischi dei Black Sabbath. Anche sui vaccini infatti la propaganda è durata il tempo di un'estate, poi il primo vento di autunno l'ha spazzata via. Il ravvedimento, con il ritorno dell'obbligatorietà della documentazione per l'iscrizione a scuola, è certamente apprezzabile. Ma conferma il pressappochismo su cui si muove l'asse Lega-5 Stelle». Lo afferma Giuseppe Civati, fondatore di Possibile. 

Intanto sono in corso in tutta Italia controlli da parte dei carabinieri dei Nas nelle scuole per verificare la veridicità della documentazione presentata dalle famiglie in merito alle vaccinazioni obbligatorie per legge per la frequenza scolastica. I controlli, secondo quanto si apprende, sono partiti da ieri in nidi e materne e proseguiranno nei prossimi giorni anche negli altri istituti scolastici selezionati a campione. 

L'obiettivo è appunto individuare, a livello nazionale, eventuali casi di falsificazione della documentazione, sia che si tratti di autocertificazioni sia di certificati da parte delle asl di competenza. Casi di falsificazione si sono infatti già verificati in passato. Nelle scorse settimane era diventato virale il caso di una mamma bresciana che aveva falsificato il certificato vaccinale della figlia fotocopiando e alterando un vecchio foglio dell'Asl. Era stata la stessa donna a vantarsene su Facebook, riscuotendo critiche ma anche qualche like. 

«La legge prevede la presentazione di una certificazione e una circolare non può sostituire la legge. Per questo motivo l'autocertificazione dei vaccini può avere un valore solo temporaneo in attesa della certificazione originale. Al momento c'è una situazione di incertezza, ma gran parte delle scuole sta ottemperando alle previsioni di legge chiedendo la certificazione originale», precisa ancora il presidente dell'associazione nazionale presidi.

A Milano inveceuUna mamma ha chiamato la polizia quando ha saputo che il suo bambino non poteva entrare
all'asilo nido questa mattina perché non era in regola con la documentazione. Le forze dell'ordine le hanno però spiegato che non potevano fare nulla perché la scuola rispettava la legge. È questo l'unico caso segnalato dal Comune nei nidi e nelle scuole materne che gestisce e che sono frequentate da circa 33 mila bambini.


 
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