Il caso che vede imputati i quattro agricoltori del Gujarat è stato discusso ieri presso il tribunale commerciale di Ahmedabad, la capitale.
I magistrati non hanno preso decisioni: nel corso dell'udienza, infatti, la PepsiCo ha proposto che i contadini, invece di pagare il risarcimento, firmino una dichiarazione in cui riconoscono che la proprietà dei diritti delle loro patate è della multinazionale e si impegnino a consegnare alla PepsiCo tutto il prossimo raccolto. L'avvocato degli agricoltori, Anand Yagnik, non ha accettato immediatamente la proposta di mediazione, anche perché c'è una forte mobilitazione di attivisti che chiedono che lo stato si schieri a fianco dei contadini per sostenere la loro piena innocenza e salvare i raccolti. La sentenza definitiva è stata spostata alla prossima udienza, che si terrà il 12 giugno.