Palermo, militante di Forza Nuova
legato mani e piedi e pestato in strada

Palermo, militante di Forza Nuova legato mani e piedi e pestato in strada
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Martedì 20 Febbraio 2018, 21:50 - Ultimo aggiornamento: 21:51
Il responsabile provinciale di Forza Nuova, Massimo Ursino, è stato bloccato, legato mani e piedi e pestato a sangue da alcune persone con il volto coperto da sciarpe nella centrale via Dante, a Palermo. È accaduto circa mezz'ora fa. L'uomo è stato portato in ospedale da un'ambulanza. 

Secondo le prime informazioni l'aggressione è avvenuta su via Dante, nei pressi di Piazza Lolli. Ursino sarebbe stato accerchiato da una mezza dozzina di persone, vestite di nero e con i volti coperti da sciarpe o da passamontagna; del gruppo farebbe parte che ha documentato il pestaggio con le immagini video di un telefonino. Il dirigente di Forza Nuova, titolare di un laboratorio di tatuaggi nella vicina via Marconi, è stato legato con del nastro da imballaggio e picchiato a sangue. La vittima dell'aggressione ha contusioni al volto e una ferita alla testa; i sanitari del 118 lo hanno trasportato al Pronto Soccorso del Civico.

Almeno sei persone hanno accerchiato a Palermo il responsabile provinciale di Forza Nuova, Massimo Ursino, legandolo mani e piedi con nastro adesivo da imballaggio e pestandolo a sangue. È accaduto nella trafficata e centrale via Dante, intorno alle 19, coi negozi aperti e gente lungo il marciapiede. Gli aggressori erano vestiti di nero e avevano i volti coperti da sciarpe; tra loro, secondo i testimoni, c'era una ragazza che riprendeva il pestaggio con un telefonino. Portato al pronto soccorso dell'ospedale Civico dai sanitari del 118, Ursino aveva il volto pieno di lividi e una ferita sanguinante alla testa. Il dirigente di Forza Nuova è titolare di un laboratorio di tatuaggi nella vicina via Marconi.

Nel pomeriggio Forza nuova aveva aveva diffuso un comunicato per rispondere al Forum antirazzista di Palermo (una ventina di sigle, tra le quali l'Anpi) che aveva inviato una lettera a questore, prefetto e sindaco chiedendo di non autorizzare il comizio del leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, previsto sabato prossimo nel capoluogo siciliano.

«Al di là del presunto 'pericolo fascistà, questa campagna elettorale - si legge nel comunicato di Forza nuova, precedente all'aggressione di stasera - è evidentemente contrassegnata dalla intimidazione costante, esercitata in forme diverse da sinistre istituzionali e centri sociali nei confronti di chi non la pensi come loro. A Palermo ieri sera, sotto casa di uno dei candidati di Forza Nuova alle politiche, ha stazionato per ore un gruppo di dieci persone armate. Non vogliamo un ritorno al clima degli anni '70/'80, ma non è nostro costume tirarci indietro se è questo che si vuole: l'importante è che si rispettino proporzioni numeriche onorevoli». 

«Quanto avvenuto stasera con l'aggressione ai danni del segretario provinciale dell'organizzazione neofascista Forza Nuova a Palermo è il segno della degenerazione che la politica italiana sta subendo, dopo avere sottovalutato la recrudescenza di fenomeni e comportamenti fascisti e razzisti, che rischiano di infettare culturalmente la società civile, anche quella che antifascista e antirazzista si proclama. Il fascismo non si combatte con lo squadrismo, bensì con la cultura e la resistenza». A dirlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando dopo l'aggressione in strada di Massimo Ursino, segretario provinciale di Forza Nuova a Palermo, legato e pestato nella centralissima via Dante.

«Siamo tutti con Massimo Ursino e questo sabato sarò a Palermo. Invito tutti i militanti di Forza Nuova e tutti gli alleati di Italia agli italiani alla mobilitazione piena per evitare che la violenza comunista unita ai poteri forti soffochi la nostra voce». Lo scrive su Facebook Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, dopo l'aggressione nel pomeriggio a Palermo di Massimo Ursino, segretario provinciale di Fn. Per Fiore c'è «un ritorno alle tecniche brigatiste, contro la violenza comunista chiamo alla piena mobilitazione». «Dopo una campagna d'odio seminata dal Gruppo Espresso e seguita da tutta la sinistra inclusa Liberi e Uguali -aggiunge - si scatena l'odio comunista contro Forza Nuova: a Palermo un dirigente Forzanovista è stato colpito sul posto di lavoro, per poi essere legato e vigliaccamente massacrato di botte in dieci contro uno».


 
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