Incidente a Treviso, Patrick Mentil muore a 22 anni: chi era l'ex ciclista ed influencer di sport adrenalinici

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Incidente a Treviso, Patrick muore a 22 anni dopo un sorpasso: chi era l'ex ciclista ed influencer di sport adrenalinici
Incidente a Treviso, Patrick muore a 22 anni dopo un sorpasso: ​chi era l'ex ciclista ed influencer di sport adrenalinici
di Lucia Russo
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Venerdì 5 Gennaio 2024, 07:39

CASTELCUCCO (TREVISO) - Una vita veloce, in sella alla bicicletta e poi sui social dove condivideva video delle sue imprese sportive come un vero influencer. Patrick Mentil avrebbe compiuto 23 anni il prossimo 18 gennaio. Originario di Feltre, Patrick viveva da sempre a Castelcucco con la sua famiglia, papà Valter, mamma Moira e il fratello maggiore Jacopo.

LO SPORT

Sui suoi profili social, il giovane teneva una sorta di “palmares” dei suoi successi sportivi: dai tentativi di approccio ad una nuova disciplina fino al suo grande amore per il ciclismo.

Una passione, quella per i pedali, che ha coltivato fino a qualche anno fa vestendo anche la maglia del Work Service Marchiol Vega, la stessa squadra di Davide Rebellin, e raggiungendo importanti risultati. Tra questi anche la partecipazione al Giro d’Italia dilettanti che gli è anche valsa un premio da parte del Comune di Castelcucco. «Ricordo bene quando lo abbiamo premiato - spiega il sindaco Paolo Mares - Ogni due anni diamo un riconoscimento alle persone che si sono particolarmente distinte in vari ambiti tra cui anche quello sportivo. E la sua partecipazione al Giro d’Italia dilettanti per noi è stato motivo di grande orgoglio, ha onorato il paese con la sua presenza».

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I SOCIAL

Non solo sport, il 22enne era anche molto impegnato nello studio. Dopo aver frequentato il liceo scientifico Jacopo Da Ponte a Bassano del Grappa, si era iscritto all’Università di Padova. E, quando era a casa, si dilettava nel mondo dei social creando contenuti come un vero influencer. Sui suoi profili Instagram e Facebook mostrava le sue imprese, i suoi viaggi e i suoi successi. Aveva dato il la anche ad una rubrica “Project no limits” dove cercava di creare, come lui stesso spiega in uno dei suoi video, una “community di adrenalina” capace di riunire persone appassionate di sport estremi in giro per il mondo. «L’adrenalina è la mia terapia», scriveva su Instagram dove si mostrava in piedi su una tavola. In passato faceva anche parte, come volontario, del gruppo Castelcucco young. Ora lascia un grande vuoto a Castelcucco dov’era molto conosciuto. «Era davvero un bravo ragazzo - sottolinea il sindaco - Andrò dalla famiglia a porgere la nostra vicinanza, è una tragedia che colpisce tutta la comunità».

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