Migranti attraversano i binari: treni in ritardo o cancellati. La rabbia dei pendolari sui social

Addetta alle pulizie aggredita nel centro di accoglienza Cara

Migranti attraversano i binari: treni in ritardo o cancellati. La rabbia dei pendolari sui social
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 18:30

Forze dell'ordine al lavoro da circa due ore sulla linea adriatica di Trenitalia tra Foggia e Bari e treni rallentati con ritardi medi di 30 minuti per l'attraversamento dei binari da parte dei migranti ospitati nel Cara di Bari-Palese. L'intervento delle forze di polizia è concentrato tra Bari Parco Nord e Bari Santo Spirito.

Trenitalia sta riprogrammando il servizio con limitazioni e cancellazioni. Sono coinvolti i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali. Sui social monta la rabbia dei pendolari che da mesi denunciano disservizi legati proprio all'attraversamento dei binari da parte dei migranti che escono dal Cara scavalcando la recizione posteriore anziché uscire dall'ingresso principale del centro di accoglienza. Sulla questione ci sono da mesi polemiche, prese di posizione di alcuni esponenti politici, c'è stata anche un'interrogazione parlamentare, ma la situazione non è cambiata.

Aggressione nel centro accoglienza 

Una donna addetta alle pulizie sarebbe sata aggredita lo scorso 14 febbraio all'interno del Centro accoglienza richiedenti asilo di Bari da un ospite della struttura.

Lo comunicano Filcams Cgil e Cgil Bari. La vittima dell'aggressione ha sporto denuncia. Il segretario generale della Filcams Cgil Bari, Antonio Ventrelli, riferisce che il sindacato ha «chiesto un incontro urgente alla prefettura per discutere delle gravi problematiche relative alla sicurezza sul lavoro più volte denunciate con forza dal sindacato nei mesi scorsi». A queste criticità si sommano «le precarie condizioni igienico-sanitarie del sito - prosegue Ventrelli - e la intollerabile situazione lavorativa in cui gli addetti alle pulizie stanno operando a causa del numero considerevole degli ospiti (più di 1.300 a fronte di una capienza di 640)». Da parte sua, il segretario generale della Cgil Bari, Domenico Ficco, chiede «alla prefettura di Bari interventi fattivi ed efficaci, non più rinviabili considerata la grave situazione in cui versa il Cara, e che avevamo denunciato sin dal cambio di appalto dello scorso primo gennaio, affinché vengano garantite condizioni di lavoro dignitose e adeguate condizioni di sicurezza nel pieno rispetto delle norme che tutelano la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro».

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