SAN BENEDETTO - Spariti, eliminati, bannati: non ci sono più i commenti e dunque neppure i nomi dei locali, sulla pagina Facebook che, fino all’altro ieri, minacciava i commercianti del Piceno che chiedono il green pass. Gli amministratori, evidentemente, dopo l’ondata di sdegno che ha accompagnato la notizia sono stati essi stessi colpiti dal boomerang dell’ignominia per aver messo alla berlina chi, al contrario e a volte suo malgrado, sta soltanto e faticosamente rispettando le leggi.
E così sulla pagina non solo sono spariti tutti i commenti ma sono apparse anche le scuse ufficiali di chi gestisce anche perché se le associazioni di categoria hanno annunciato di non voler sporgere per ora denunce, qualcuno dei commercianti che si era ritrovato nel mirino degli hater ci sta pensando seriamente e avrebbe avuto dalla sua parte almeno la Confcommercio come teneva a precisare il presidente provinciale Fausto Calabresi.
Insomma, come se il problema fosse il mezzo e non i messaggi che venivano postati. Così ci ha pensato - buttandola in burla ma neppure tanto - Gta Sun Beach che, al contrario degli haters, ha invece invitato i commercianti che fanno rispettare le regole, a postare un video della loro attività commerciale al fine di rendere merito e pubblicità a chi compie il suo dovere. Migliaia i like che l’iniziativa ha raccolto anche perché - c’è da dire - che i no vax o comunque no green pass sono circa il 10% degli italiani mentre i vaccinati o coloro che sanno di dover seguire le regole per stroncare la pandemia sono il restante 90. Tutto è bene ciò che finisce bene? Sembra di sì. Ma per tutto il resto potrebbe esserci il tribunale. O, almeno, il fatto che da oggi le tensioni si dovrebbero allentare visto che all’aperto si potrà fare a meno della mascherina. Infatti, anche se le Marche sono zona Arancione, l’obbligo di indossare questo strumento di prevenzione cade per strada dove non ci sono assembramenti. Restano però tutti gli altri compresi soprattutto i super green pass per lavorare da parte di chi ha compiuto i 50 anni di età.
Nel frattempo i locali che sono stati nel mirino del gruppo incassano anche la solidarietà del sindaco di Ascoli: «Fare una lotta alle attività commerciali che nonostante le difficoltà economiche, sociali e sanitarie stanno portando avanti con grandi difficoltà le loro attività rispettando le regole e le leggi, è inopportuno e inaccettabile. Così come dichiarare guerra ai lavoratori che rispettano una scelta governativa. Le attività in questo momento vanno tutelate, bisogna creare armonia e non guerra a chi rispetta le regole».