San Benedetto, notte da incubo
per la movida, blitz della polizia

La movida al centro di San Benedetto
La movida al centro di San Benedetto
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Domenica 30 Aprile 2017, 07:00
SAN BENEDETTO - Un’altra notte da incubo per le vie del centro sambenedettese. In via Calatafimi, nella notte tra venerdì e sabato, i residenti hanno ancora una volta dovuto fare i conti con la musica a tutto volume “sparata” da alcuni locali della zona tanto che, tra l’una e le due del mattino, è stato necessario anche l’intervento della polizia chiamata dai residenti della zona. Gli agenti sono stati costretti a parlare con i gestori del locale per fargli abbassare il volume della musica. «Poi però – spiegano alcuni abitanti dell’area – appena l’auto della polizia se ne è andata hanno nuovamente rialzato il livello del sonoro». Insomma l’ennesima notte da incubo per l’area del centro rivierasco dove, a detta di molti, sembra davvero regnare l’anarchia anche perché i controlli relativi al rispetto delle leggi sui decibel e delle licenze, non sarebbero all’altezza del fenomeno nonostante il comune di San Benedetto sia dotato sia del personale specializzato sia della strumentazione idonea ad effettuare rilevazioni fonometriche contro l’inquinamento acustico.
Nei giorni scorsi, tra l’altro, la Regione ha approvato la legge consente alle amministrazioni comunali di effettuare interventi immediati ed efficaci in difesa della quiete pubblica. «Si tratta – spiega il consigliere regionale Fabio Urbinati – di uno strumento importante che la Regione Marche offre ai comuni per la tutela della quiete pubblica e la prevenzione dell’inquinamento acustico dovuto alla movida molesta o a qualsiasi tipo di attività produttiva o altro». Soltanto negli ultimi giorni sono state ad esempio emesse due ordinanze di immediata cessazione dell’attività musicale nei confronti di due distinti locali del territorio sambenedettese che non avevano alcun requisito per organizzare simili eventi. Ma nel mirino dei controlli, anche alla luce della nuova legge nazionale che conferisce maggiori poteri ai sindaci, dovranno finire anche le verifiche del rispetto delle normative sulle capienze dei locali. 
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