CUPRA MARITTIMA - Alcuni frammenti della meteora che lo scorso 5 marzo ha illuminato i cieli italiani ed è stata osservata da migliaia di persone, potrebbero essere caduti nei territori di Cupra Marittima e dintorni. Ad affermarlo è l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) in un documento nel quale ha stimato che la traiettoria del bolide possa aver interessato quelle zone.
Gli esperti dell’Inaf hanno calcolato la direzione del meteoroide anche dopo che è terminata l’emissione di luce e tenendo conto della direzione e della velocità dei venti in quota ha scritto nel documento che frammenti di maggiori dimensioni risultano essere caduti in mare, mentre altri più piccoli potrebbero essere caduti nella zona costiera vicino a Cupra Marittima.
Il punto di caduta dei frammenti, ammontanti ad un peso totale di circa 1 kg, è proprio a cavallo del litorale in prossimità della zona cuprense. Inoltre, visto che ci sono state diverse deflagrazioni lungo la traiettoria del bolide, è possibile trovare frammenti anche seppur in una zona più a sud a causa dei venti presenti in quota. Il bolide era molto luminoso, al punto che anche gli spettatori della partita Roma-Atalanta hanno potuto assistere al transito del bolide, nonostante l’intensa illuminazione dello stadio Olimpico.
È utile specificare subito che non esiste nessun pericolo per la salute o altro derivante dal ritrovamento da una presunta meteorite, che in sostanza è un pezzo di roccia inerte, ma è anche importante sapere cosa fare se si dovesse rinvenire qualche pietra che potrebbe essere un meteorite.