Ascoli, le coperture in alluminio negli impianti di Juve e Atalanta firmate Metalcoat

Le coperture in alluminio negli impianti di Juve e Atalanta firmate Metalcoat
Le coperture in alluminio negli impianti di Juve e Atalanta firmate Metalcoat
di Marco Vannozzi
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 15:44

ASCOLI «La nostra azienda è entrata da poco in questa comunità, ma con la decisa volontà di contribuire fattivamente alla crescita del territorio e del suo tessuto imprenditoriale». Così Matteo Trombetta Cappellani, presidente e amministratore delegato di Metalcoat, in città per i festeggiamenti degli ottant'anni di Confindustria. E le sue parole oggi risuonano come un forte indizio. Protagonista in Europa e nel mondo, Metalcoat Group è un punto di riferimento per la produzione e la commercializzazione di alluminio preverniciato e anodizzato di acciai preverniciati.

I settori

Le soluzioni attraversano il settore edile, navale, automotive e dell’industria in generale, tutte all’insegna della precisione e dell’alta qualità.

Il cuore è a Bergamo, ma la mente è anche nella città di travertino. Il 2023 rappresenta per Metalcoat la svolta storica. La società lombarda si è aggiudicata, a settembre, la gara di acquisizione del ramo d’azienda e delle relative linee produttive di Plalam ad Ascoli, uno stabilimento di 110mila metri quadrati nella zona industriale di Campolungo. L'inaugurazione è avvenuta il 5 dicembre. Dopo Barilla e Pfizer, colossi del settore alimentare e di quello farmaceutico, lo stabilimento ascolano è il più grande dell’area.

I dipendenti sono entrati tutti a far parte di Metalcoat, sotto il controllo di Leone Holding, la finanziaria della famiglia Trombetta Cappellani. Si prevedono da subito nuove assunzioni con un investimento complessivo da 10-12 milioni di euro nell’arco di tre anni. Metalcoat (con sedi a Bergamo e Ascoli), Alusteel Coating (con sede a Somaglia), Alpine Anodizing (con sede Cologno al Serio) e Aleu (con sede a Gallarate): grazie a questi numeri il gruppo, interamente italiano, si colloca come il terzo player produttivo a livello europeo nella verniciatura in coil-coating. Parte così la sfida globale. «Ora possiamo competere con i dieci big dell’alluminio a livello mondiale», ha sottolineato Trombetta Cappellani. Il futuro è già qui. Metalcoat vuole le luci del palcoscenico. L'anno scorso il gruppo ha raggiunto 60 milioni di euro di fatturato, con un aumento di volumi del 15% rispetto al 2022: il traguardo è sfondare il muro degli 80 milioni.

L’obiettivo

«Nel 2024 ci aspettiamo una vera e propria svolta: il nostro obiettivo è una crescita del 35% grazie allo sviluppo della rete commerciale e all’entrata del gruppo in nuovi e importanti mercati», ha annunciato il presidente. L'alta qualità dei prodotti e l'impegno a favore della sostenibilità sono determinanti: il gruppo è entrato infatti nell’esclusivo club dell’European coil coating association (Ecca), prestigiosa associazione internazionale che riunisce oltre cento aziende operanti nel settore della preverniciatura dei metalli.

Oggi c'è l'impronta Metalcoat sui rivestimenti di tutte le stazioni di servizio dell'Eni, sui soffitti della Bank of America di New York e nella metropolitana di Doha. Ma Trombetta Cappellani ha anche un'altra passione: il calcio. I rivestimenti e le coperture in alluminio dello Juventus Stadium e del nuovo Gewiss Stadium di Bergamo portano la firma di Metalcoat.

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