La spinta di Malagò al palascherma di Jesi: fine lavori prevista per maggio 2024. E cresce l'attesa per il docufilm "l'ultimo assalto"

La spinta di Malagò al palascherma di Jesi: fine lavori prevista per maggio 2024. E cresce l'attesa per il docufilm "l'ultimo assalto"
La spinta di Malagò al palascherma di Jesi: fine lavori prevista per maggio 2024. E cresce l'attesa per il docufilm "l'ultimo assalto"
di Fabrizio Romagnoli
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Sabato 9 Settembre 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 08:09

JESI Si chiamerà “L’ultimo assalto” e sarà prodotto dalla Apollo Media di Ivan Villa, marito della jesina campionessa olimpica di fioretto Elisa Di Francisca, coi patrocini di Coni e Federscherma. È proprio la Federscherma a svelarlo, rendendo noto qualche dettaglio in più del progetto al quale il presidente del Coni Giovanni Malagò ha fatto riferimento giovedì scorso durante la visita al cantiere della nuova Casa della Scherma di Jesi. “L’ultimo assalto” sarà il docufilm che racconterà storia e segreto della tradizione d’oro del Club Scherma Jesi


L’emozione 

«Ricordo la genesi del progetto e gli sforzi per farlo partire, non manca un pizzico di commozione nell’essere qui» ha detto il numero uno dello sport italiano nel guardare al palas che sta prendendo forma.

Al momento, nell’area di via delle Nazioni (acquisita dal Comune tramite permuta con altri terreni), si possono vedere l’alzato in cemento armato del corpo che ospiterà spogliatoi, palestra e locali di servizio. Con la realizzazione della struttura in acciaio nasceranno l’atrio d’ingresso, dove vi sarà spazio per una hall of fame e per i trofei della storia del Club fondato da Ezio Triccoli nel 1947 di ritorno dalla prigionia in Sudafrica, e la vera e propria sala scherma con le 17 pedane previste. Questa sorgerà sulla superficie che ha ospitato l’incontro col presidente Malagò. «Erano state oltre 1.800 le domande di finanziamento pervenute, all’epoca, in risposta al bando “Sport e Periferie” del Governo che metteva sul piatto 100milioni – è tornato a puntualizzare Malagò – il progetto di Jesi, come era giusto, stravinse. Lo sport italiano deve essere grato a Jesi per tutti coloro, da Stefano Cerioni a Giovanna Trillini, Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e oggi Tommaso Marini e Alice Volpi, che ci hanno fatto e ci fanno emozionare. Insieme a molti altri ancora che ci sono stati e ci saranno» Stessa linea d’onda per il presidente della Federscherma Paolo Azzi: «Un momento speciale e di grande significato veder nascere una struttura che contribuirà a consolidare e far crescere sempre di più la straordinaria tradizione di una delle più importanti scuole schermistiche del nostro Paese. Ancor più bello essere qui proprio all’inizio della stagione che porterà ai Giochi Olimpici di Parigi 2024». Il cronoprogramma - «dai tempi ad oggi rispettati» ha detto l’assessore ai lavori pubblici Valeria Melappioni nel fare gli onori di casa col sindaco Lorenzo Fiordelmondo e il collega con delega allo sport Samuele Animali – prevede il completamento dei lavori per maggio del prossimo anno. Alla spesa per 4,5 milioni partecipano 1,8 milioni del bando “Sport e Periferie”, 2 milioni dalla Regione e poi il Comune di Jesi. 

La Notte Azzurra 

La visita di Malagò è stato il migliore degli anticipi per la Notte Azzurra, festa dello sport jesino, che oggi dalle 16 vedrà protagoniste e premiate ai giardini di viale Cavallotti oltre 80 società. Dalle 21 la festa della scherma, momenti dedicati a sport paralimpici, sicurezza stradale e sociale, la presentazione del torneo “Jesi Volley Cup” con, fra gli altri, Matteo Cattini, Beppe Cormio, Alessia Polita, Gordan Firić. Alle 22.30 sul palco Max Cimatti che, con le musiche di Martin Navello, racconterà imprese e personaggi in “Sport e coraggio”.

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