Senigallia, la chiesa della Pace piena
per l'ultimo saluto a Claudio Gabbianelli

I funerali di Claudio Gabbianelli alla chiesa della Pace di Senigallia
I funerali di Claudio Gabbianelli alla chiesa della Pace di Senigallia
di Stefano Torreggiani
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Lunedì 11 Luglio 2016, 18:36

SENIGALLIA - Tanta, tanta gente per l'ultimo saluto a Claudio Gabbianelli. Dolore composto ma profondo, sguardi stravolti e un'assenza che già pesa perché "Gabbia", come lo chiamavano un po' tutti, sapeva farsi ben volere, sapeva scherzare e sapeva essere serio, sapeva usare la parola dolce e quella più forte. Strapiena la chiesa della Pace, in tanti hanno seguito la celebrazione dal piazzale nonostante il gran caldo e il sole che picchiava forte, quasi a ricordare quelle giornate al mare che Claudio tra un tuffo in acqua, una partita a carte e la solita sfida a racchettoni viveva con leggerezza e piacere. Proprio mentre si dilettava con uno dei passatempi preferiti - la partita a racchettoni con gli amici di sempre Danilo, Cristiano e Giancarlo - ha avvertito quel malore che nel giro di poche ore lo ha strappato ai propri cari. Dolore immenso che traspare dal volto della moglie Nadia, del figlio Gabriele che prova a dar forza alla mamma, sconvolta anche Giuliana, la madre di Claudio e il fratello Lucio che hanno salutato ad uno ad uno le tante persone che non sono volute mancare all'ultimo saluto. Toccanti le parole dell'omelia, intenso anche il momento - ed anche prolungato - chiesto per ricordare quanto ha fatto e quindi quanto ha lasciato Claudio. Tante cose, visibili e meno visibili, concrete e astratte, che ci sono oggi e che rimarranno anche domani. Non ci sarà più la voce fisica ma rimarrà - e questo concetto è stato sottolineato a più riprese - la voce che viene dal cuore. Quella che Claudio tanto in famiglia quanto con gli amici, sia al lavoro che nei momenti sapeva toccare con garbo ed equilibrio. 

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