Filottrano, presa a calci dall’ex: vuole violentarla, lei sfugge all’orco e si barrica in casa

Filottrano, presa a calci dall’ex: vuole violentarla: lei sfugge all’orco e si barrica in casa
Filottrano, presa a calci dall’ex: vuole violentarla: lei sfugge all’orco e si barrica in casa
di Talita Frezzi
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Martedì 30 Gennaio 2024, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 09:19

FILOTTRANO Aveva finalmente trovato il coraggio di interrompere quella relazione sentimentale fatta di tensioni, di possesso, di prestiti di denaro non restituiti pur di aiutarlo a rimettersi in carreggiata con il lavoro. Una relazione sfociata in minacce e aggressioni fisiche, che non aveva mai denunciato per paura, sperando di esserne ormai fuori. Invece ieri mattina poco dopo le 9 l’ex compagno - un italiano 50enne - si è di nuovo presentato a casa sua, su tutte le furie.

L’incubo

«Fammi entrare o butto giù la porta», le ha urlato fuori di sé.

La donna, una 40enne anche lei italiana, residente in una zona isolata tra Filottrano e Osimo, è ripiombata in un vecchio incubo. Una spirale di soprusi dalla quale si illudeva di essere uscita. L’uomo è riuscito a introdursi in casa, ha afferrato la sua ex per il collo e l’ha scaraventata a terra, sferrandole violenti calci alla schiena e alle braccia. Avrebbe tentato di abusare di lei, che con tutto il coraggio della disperazione e della paura è riuscita a rialzarsi, divincolarsi e scappare in un’altra stanza, chiudendosi a chiave.

L’uomo, una furia, sferrava violenti pugni contro la porta, intimando di aprire, ma lei è riuscita a lanciare l’allarme al 112 tramite la messaggeria Skype. All’operatore del Nue 112 ha chiesto aiuto, riferendo in lacrime di quella violenza, delle percosse e della paura per la sua incolumità. Poi, per convincere l’ex a fermarsi, gli ha urlato: «Vattene, stanno arrivando i carabinieri, li ho chiamati». Tanto è bastato per farlo desistere e scappare via, per timore di incorrere in altri guai, non nuovi per lui che aveva alle spalle un’altra storia di maltrattamenti e guai con la giustizia.

E mentre l’aggressore si dileguava, la macchina dei soccorsi si attivava con la procedura del codice rosa per le vittime di abusi. La donna, sotto choc e spaventata, è stata soccorsa dai sanitari dell’infermieristica del 118 che l’hanno accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi per le cure del caso. Per lei un codice sanitario di media gravità. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Osimo, che si sono messi sulle tracce dell’aggressore.

La donna è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso, le sue condizioni fisiche per fortuna non dovrebbero destare preoccupazione. E’ contusa per i calci ricevuti, ma non ha riportato fratture. E’ stata inserita in un programma di tutela delle vittime di violenza, supportata dai medici e con assistenza psicologica in una stanza dedicata, in modo da non venire eventualmente raggiunta dal suo aggressore. Intanto, è scattata d’ufficio - come prevede la prassi - la denuncia dei sanitari all’autorità giudiziaria per la tentata violenza sessuale e le percosse.

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