Corso Amendola, commercianti esasperati: «Lavori infiniti, clienti in fuga». Piazza Don Minzoni è una discarica

Corso Amendola, commercianti esasperati: «Lavori infiniti, clienti in fuga». Piazza Don Minzoni è una discarica
Corso Amendola, commercianti esasperati: «Lavori infiniti, clienti in fuga». ​Piazza Don Minzoni è una discarica
di Antonio Pio Guerra
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Domenica 24 Marzo 2024, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 15:48

ANCONA «Dopo l’asfalto ed i marciapiedi, speriamo che non ci siano altri lavori in vista. Abbiamo già perso parecchi clienti». Commercianti e categorie in pressing sul Comune per i lavori in corso Amendola, la riqualificazione dei marciapiedi della parallela di viale della Vittoria partita nell’ottobre del 2022 ed ancora in corso. Venerdì mattina, in Consiglio comunale, l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini ha annunciato l’aut aut per il destino di un piccolo tratto di marciapiede tenuto al palo da una disputa con i condomini dello stabile che gli sta accanto.

L’intoppo

«La soletta che sta sotto al marciapiede è piuttosto ammalorata e sotto ci sono dei garage, con anche delle bocche di lupo (aperture per l'aerazione, ndr)» spiega il titolare dei Lavori pubblici.

Due le soluzioni possibili: o i condomini rilasciano una liberatoria che sollevi la ditta incaricata dei lavori in caso di definitivo danneggiamento della soletta oppure partecipano economicamente all’intervento e si sistema tutto. Per ora, però, dal condominio non sono arrivati riscontri, tanto che l’assessore ha deciso di darsi un termine ultimo oltre il quale, in caso di silenzio da parte dei condomini, i fondi destinati a quel lavoro verranno allocati altrove. «Circa 20, forse 25mila euro» quantifica Tombolini.

«Non potevano accorgersi prima di questo intoppo?» si chiede Linda D'Ippolito della Tabaccheria Linda. Il tempo non è più una variabile marginale. «Gli interventi sono durati tanto e sicuramente qualche cliente ha cambiato giro ed è andato perduto a causa delle deviazioni e dei giri assurdi imposti alle auto» fa notare Michele Giacobbe, tabaccheria Scacco Matto.

«Se proprio non si faranno i lavori, che almeno sistemino le mattonelle rotte ed i cordoli danneggiati» propone D’Ippolito. Ora i cantieri sono sospesi per Pasqua, ma torneranno. C’è poi la partita di piazza Don Minzoni. «Oggi è una discarica, un magazzino per il materiale di due anni di cantiere» sottolinea Luca Casagrande, Confartigianato Ancona. Sotto i detriti c’è anche la panchina rossa delle donne vittime di violenza. «Al termine dei lavori faremo una bella pulizia, se necessario cambieremo qualche mattonella» promette Tombolini.

I soldi per il restyling non ci sono. Ma forse è un bene. «Prima l’asfalto, ora due anni di marciapiedi: speriamo che i cantieri siano finiti» dice sorridendo Giacobbe. «Ma almeno finite quello che avete cominciato» precisa Casagrande. E aggiunge: «le aiuole all’incrocio delle vie sono vuote, ci parcheggiano le auto». Una richiesta raccolta dall’assessore. «Contiamo di sistemarle in una decina di giorni con una ghiaina ed anche qualche pianta» assicura l’assessore. Ma questa è la parte facile.

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