ANCONA - L’incontro al bar frequentato da amici in comune, il corteggiamento sui social, l’invito a casa per vedere un film insieme, uno scambio di effusioni sul letto. Poi, le violenze. L’avrebbe denudata, costringendola a compiere degli atti sessuali. Lei, ancora quattordicenne, per alcuni attimi - sembrati infiniti - sarebbe rimasta impietrita, fino a quando si è alzata di scatto, gli ha gridato di smetterla, pregandolo di riportarla a casa.
Il segreto
Per un’estate intera, imbarazzata e impaurita, ha tenuto per sé questo segreto, pesante come un macigno, confidandosi solo con un paio di amiche del cuore.
Il racconto
Ieri nel tribunale di Ancona, nell’ambito dell’incidente probatorio in cui è stata ascoltata in forma protetta e assistita da uno psicologo (ma da nessun avvocato perché si è presentata senza un legale) la ragazzina ha trovato il coraggio di ripercorrere davanti al gip la serata da incubo vissuta nel giugno scorso. Sognava un approccio romantico con quel ragazzo conosciuto al bar ma di cui non aveva nemmeno il numero di telefono: era stato lui, nei giorni successivi, a contattarla sui social con un “Ciao, come va?” apparentemente innocuo. La sventurata ha risposto. E ha accettato di incontrarlo. Il ventenne è andata a prenderla in auto e mentre lei gli proponeva di andare a fare due chiacchiere al bar, lui avrebbe insistito per appartarsi in un parcheggio, convincendola infine a salire a casa sua. Si sarebbero stesi sul letto per vedere un film insieme, si sarebbero scambiati qualche bacio, ma all’improvviso il ventenne le sarebbe saltato addosso, spogliandola e allungando le mani.
L’adolescente, raggelata, ha raccontato di essersi alzata di scatto per rivestirsi. Più d’una volta l’avrebbe implorato di riportarla a casa, mentre lui insisteva per continuare a trascorrere la serata insieme. Alla fine ha desistito e l’ha riaccompagnata dai suoi. Nei giorni successivi il ragazzo le avrebbe scritto di nuovo sui social, chiedendole di resettare tutto e di ripartire da zero, ma poi lei, esausta, l’ha bloccato. Si è tenuta tutto dentro, fino a quando in classe ha impugnato carta e penna e si è sfogata durante un tema d’italiano che ha portato alla luce l’incubo vissuto.