Ancona, i grandi live sono in bilico e stenta l’arena estiva: «Veloci, si può fare»

Ancona, i grandi live sono in bilico e stenta l’arena estiva: «Veloci, si può fare»
Ancona, i grandi live sono in bilico e stenta l’arena estiva: «Veloci, si può fare»
di Andrea Maccarone
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Martedì 23 Aprile 2024, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 13:11

ANCONA C’è un grosso punto interrogativo che aleggia sopra l’estate anconetana dei grandi eventi. La maxi arena al porto non è stata ancora ufficializzata e i promoter che ingaggiano i big della musica fanno un passo indietro. Non ci sono più i tempi per contrattualizzare spettacoli di richiamo nazionale, quelli che possano riempire (a pagamento, sia chiaro) una location che varia da 2mila a 5mila posti di capienza. Spilla, il festival pop-rock che da 17 anni a questa parte ha portato in città fior fiore di band internazionali, potrebbe non andare in scena per la prima volta dall’esordio. Spettacoli che contribuivano, tra l’altro, ad attirare presenze in città facendo girare l’economia delle attività produttive. 

 
La concorrenza


E intanto, tutt’intorno, è un proliferare di annunci e programmazioni altisonanti. «È l’anno zero, è comprensibile.

Però sarebbe un gran peccato sciupare un’estate» commenta preoccupato Massimiliano Zannini, titolare del Caffè Giuliani e presidente di Confcommercio Marche delegazione di Ancona. «Sì, il rischio che questa sia un’estate debole dal punto di vista dei grandi eventi è possibile» afferma Raffaele Giorgetti, presidente di Cna Ancona che, però, cerca di rimanere ottimista. «Magari puntare su proposte più contenute e disseminate in città, penso ad esempio all’opportunità di poter fare qualcosa ai laghetti del Passetto» dice. Ma sulla prospettiva degli spettacoli da grandi numeri, che fino ad ora sono sempre stati programmati, c’è più di una semplice incertezza. Tanto più che da Senigallia alla riviera sud è tutto un proliferare di proposte interessanti. 


L’esodo


«Molto facile che questa sarà un’estate in cui chi è in cerca di concerti e offerte simili si sposterà altrove - continua Giorgetti -, ma non tutto è perduto: ora pensiamo a portare a casa quello che è fattibile e nel frattempo bisogna costruire un’identità solida per il 2025». Quindi l’attrattiva live dell’estate anconetana, anche per le associazioni di categoria, sembra essere rinviata all’anno prossimo. «Cerchiamo di rimanere fiduciosi - risolleva il tono Zannini -, ora bisogna cercare di portare gente in città». Dunque una corsa contro il tempo. «C’è da correre - incalza Giancarlo Gioacchini, storico commerciante del centro e referente locale per Confesercenti Marche -. Il Comune trovi al più presto una soluzione».


La voce fuori dal coro

 
Più positivo il segretario generale Confartigianato Ancona Pesaro e Urbino, Marco Pierpaoli: «Lasciamoli lavorare, i conti si fanno alla fine». Pierpaoli sposta l’asse su un raggio più ampio: «Auspichiamo che si possa promuovere una bella stagione, ragionando su una visione di area vasta e promuovendo il brand del Conero». Non fa una piega, ma i turisti bisogna portarli in città, semmai attraendo quelli che vanno al Conero. Dove, per altro, la programmazione degli eventi estivi è già in affissione. «In effetti la provincia ha annunciato proposte interessanti - riprende Gioacchini - , ma se ci mettiamo d’impegno si può ancora recuperare».

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