Striscia, Antonio Ricci contro Claudio Baglioni: «Passerotto ammetti il tuo errore e fatti una risata»

Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) Antonio Casanova torna a occuparsi dei poeti e degli scrittori che hanno «Collaborato a loro insaputa» ai testi di Claudio Baglioni

Striscia, Antonio Ricci contro Claudio Baglioni: «Passerotto ammetti il tuo errore e fatti una risata» (Credits fotogramma)
Striscia, Antonio Ricci contro Claudio Baglioni: «Passerotto ammetti il tuo errore e fatti una risata» (Credits fotogramma)
di Ida Di Grazia
3 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Maggio 2024, 20:33

Questa sera a Striscia la Notizia si torna a parlare della querelle tra Antonio Ricci e Claudio Baglioni. Il papà del tg satirico in attesa di far valere le proprie ragioni in Tribunale nel gennaio del 2025, sottolinea che già in passato lo aveva denunciato per ben due volte: «Ma sempre senza successo, poiché è sempre stato accertato il corretto esercizio del diritto di satira da parte di Striscia la notizia».

La ricostruzione di Striscia la Notizia

Nel servizio che andrà in onda questa sera, Antonio Casanova mostra una“costruzione ingegneristica” di Baglioni, che avrebbe preso tre versi di tre autori diversi (Salvatore Quasimodo, Marguerite Yourcenar e Alfred Tennyson) mettendoli uno in fila all’altro per comporre un’intera strofa di una sua canzone.

Quasimodo: Ma come è sempre tardi per amare
Yourcenar: L’amore è un castigo. Veniamo puniti per non essere riusciti a rimanere soli
Tennyson: È meglio aver amato e perso, che non aver amato mai

Tre tessere di un puzzle che in Mai più come te di Baglioni sono diventate un’unica costruzione: «E com’è sempre tardi per amare, l’amore è la pena da scontare per non volere stare soli e meglio è amare e perdere che vincere e non amare mai». E non è neppure un'operazione che avrebbe richiesto letture raffinate visto che l’ultimo verso, quello di Tennyson “rielaborato”, era addirittura apparso in un Bacio Perugina.

Secondo un calcolo aggiornato di Striscia i passaggi “citati” sarebbero oltre un centinaio. Un tempo era più difficile individuare i "prestiti", ma con Internet è immediato ed è impossibile farla franca.

In un'intervista al Corriere, Claudio Baglioni ha detto, a proposito della querelle che lo contrappone ad Antonio Ricci: «È un duello decennale con un solo duellante, lui», ma l'ufficio stampa di Striscia la notizia in un comunicato evidenzia come il cantautore abbia chiesto e ottenuto il sequestro di “Tutti poeti con Claudio”, libro che «Svela solo una parte dei tanti scrittori dai quali avrebbe preso in prestito frasi inserendole nelle sue canzoni senza citarli»

Le parole di Antonio Ricci

«Baglioni può scatenare  - dice Antonio Ricci - contro di noi tutti i suoi uffici stampa, le sue tifoserie, le cricche di amichetti, ma non riuscirà a giustificare una concezione predatoria della cultura che io aborro.

Il saccheggio può anche essere una forma di arte, ma non in un modo così sfacciato. Grazie a De André che citava le fonti, io e quelli della mia generazione abbiamo potuto conoscere ed apprezzare Brassens, Cohen, Lee Masters, Villon, Kavafis, Mutis. Faccio un esempio: se Baglioni avesse dichiarato che la canzone “Il Pivot” era fortemente “ispirata” a Dennis Trudell, molti avrebbero potuto interessarsi al poeta americano da noi praticamente sconosciuto».

«Fare cultura è condividere, discutere - prosegue Ricci -  i libri si criticano, non si fanno sequestrare con azioni intimidatorie e proterve. Non stupiamoci se poi l’Italia perde posti nella classifica mondiale della libertà di stampa. Pretendere di censurare la satira è un atto ignobile e che venga fatto da un personaggio che si definisce “democratico” è un altro dei paradossi di questo nostro Paese: tutto quello che è scritto nel libro è vero e verificato. Un consiglio al Passerotto: ammetti e fatti una bella risata. I tuoi fan ti amerebbero ancora di più».

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