Senigallia e il Summer Jamboree fanno da cornice a “La meccanica dell’anima”, ultimo giallo della scrittrice senigalliese Luciana Quattrini.
La passione
L’autrice, conosciuta per essere stata impiegata amministrativa all’istituto alberghiero Panzini e all’istituto tecnico Corinaldesi, ha sempre avuto una grande passione per i gialli che è riuscita a concretizzare dal 2010. «Ho iniziato - ci dice - grazie a una spinta interiore e ho deciso di ambientare tutti i miei libri a Senigallia perchè credo che sia un valore aggiunto leggere i nomi delle strade e dei luoghi che si conoscono. Fellini ha fatto entrare Rimini nella memoria collettiva e così io ho voluto fare per la mia città». Ci sono poi le storie, i delitti, i personaggi e il commissario Roberto Rodi che segue le indagini. «I gialli - sottolinea Luciana Quattrini - devono essere avvincenti e tenere il lettore con il fiato sospeso. Scriverli non è come fare un romanzo perchè dalla prima pagina devi dare elementi significativi, seminare tracce che si riescono a interpretare, però, solo alla fine».
La storia
Nell’ultima fatica letteraria, una Senigallia travolta dal ritmo del Summer Jamboree, fa da sfondo a un delitto: un uomo viene ritrovato cadavere all’alba in riva del mare. Il commissario Roberto Rodi in questo giallo scava con la sua squadra investigativa (di cui fa parte anche la fidanzata Sara) nella vita della vittima, Maurizio Allegri, meccanico in un’officina fuori città e gran appassionato di motociclette (di cui possiede alcuni modelli).
L’autrice
Luciana Quattrini ha pubblicato con Prospettiva Editrice di Civitavecchia due gialli: “La disciplina del mare” (2010) e “Adriatico: gli occhi del Puma” (2012). Con Ventura edizioni di Senigallia nel 2015 ha pubblicato “Il rumore dell’inverno”. Ha scelto di ambientare le sue storie a Senigallia, la sua città, anche per un atto di complice affetto per il sarcasmo pungente e bonario della sua gente.