SAN BENEDETTO - Ci sono concrete speranze affinché i calciatori della Samb facciano dietrofront sullo sciopero minacciato lunedì scorso per la partita di sabato a Macerata contro il Matelica. Uno sciopero che è stato annunciato nel qual caso il presidente Domenico Serafino non provvedesse al pagamento delle quattro mensilità avanzate entro la giornata di venerdì. Ma che a precise condizioni potrebbe rientrare.
Maxi Lopez e compagni starebbero ritornando sui loro passi per alcuni motivi.
Il primo è legato al fatto che l'impatto nell'ambiente, dell'annuncio del paventato sciopero di sabato, è stato scioccante e al tempo stesso ha scatenato una marea di critiche all'indirizzo dei giocatori. I tifosi, infatti, pensavano che l'attivazione della messa in mora potesse bastare per giustificare lo stato di precarietà di Maxi Lopez e compagni considerato che, comunque andrà a finire la vicenda Samb, riusciranno a prendere buona parte dei loro soldi attraverso le due fideiussioni depositate in Lega, una da 350mila euro emessa per l'iscrizione all'attuale campionato e l'altra da 400mila euro che era quella effettuata per lo sforamento del monte ingaggi, dai crediti che la società possiede in Lega e dal fondo di solidarietà dell'associazione italiana calciatori.