Nigiotti e la data zero del suo tour
​«San Benedetto, sto arrivando»

Enrico Nigiotti
Enrico Nigiotti
di Franco Gigante
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Lunedì 25 Marzo 2019, 15:14
SAN BENEDETTO - «A San Benedetto del Tronto non ci sono mai stato. Mi piacerebbe anche scoprire le bellezze di questa città ma sarà sicuramente un motivo in più per andarci in vacanza, magari già la prossima estate». È quanto ha detto Enrico Nigiotti che sarà in concerto nella riviera delle palme il 3 aprile al PalaRiviera per la data zero del “Cenerentola tour” dopo le tre anteprime a Milano, Livorno e Roma lo scorso dicembre. «Questo lavoro mi permette di viaggiare molto – ha puntualizzato – A San Benedetto so che troverò una buona cucina: sono una buona forchetta e non vedo l’ora di arrivarci».

Sul palco l’artista sarà accompagnato da Andrea Torresani (direzione musicale, basso e contrabasso), Andrea Polidori (batteria), Mattia Tedesco (chitarre elettriche e acustiche) e Fabiano Pagnozzi (tastiere e piano). «Farò qualche vecchio pezzo ma saranno i brani del mio nuovo album al centro dello show – ha accennato – L’album sta andando molto bene e sono gratificato soprattutto dal successo della canzone che ho portato a Sanremo». All’ultimo festival di Sanremo il cantautore ho portato in gara “Nonno Hollywood” che è contenuta nell’album “Cenerentola e altre storie” uscito il 15 febbraio, un brano introspettivo e autobiografico che, attraverso la perdita di una persona importante, racconta di una generazione odierna con abitudini e passioni differenti rispetto al passato. «Sono molto legato a questo brano perché mi appartiene – ha raccontato – L’ho scritto di impulso lasciando libero sfogo alle mie emozioni. Credo che questa canzone non avrebbe potuto avere un palco migliore e per questo ringrazio Claudio Baglioni che mi ha permesso di presentarla proprio all’Ariston». 

Enrico Nigiotti credeva in questa canzone ma è rimasto sorpreso dal successo ottenuto. «Quando scrivi una cosa molto personale non sai mai come possa prenderlo la gente – ha confidato – Evidentemente qualcuno ci si vede in me e in mio nonno che lo soprannominavano Hollywood da giovane perché era sempre molto elegante». L’artista è arrivato all’Ariston come vincitore del premio Lunezia per Sanremo. «Francamente non me lo aspettavo e mi ha sorpreso questo riconoscimento – ha osservato – Questo è un premio importante che mi è stato conferito per un testo che ricorda appunto di mio nonno». Nella riedizione dell’album c’è anche l’inedita “La ragazza che raccoglieva il vento” dedicata ad Alda Merini. 
«No l’ho mai conosciuta ma ho voluto fare una dedica alla poetessa – ha sostenuto – È una delle maggiori poetesse del dopo guerra avute in Italia, che ho voluto omaggiare anche come persona. Sono venuto a conoscenza della sua opera, leggendola». Nell’album c’è ancora il duetto “Semplici” con Gianna Nannini che ne aveva anticipato l’uscita lo scorso settembre. «Sono un suo fan. Con lei avevo già collaborato nel 2015 aprendo il suo tour “Hitalia.rocks” – ha fatto notare – “Complici” è diventata subito una hit, tra i dieci brani più trasmessi dalle radio. Ci siamo perciò ritrovati perché sono affascinato dalla sua voce». In passato Enrico Nigiotti ha aperto le date italiane del “Big love tour” dei Simply Red e nel 2018 quella del Circo Massimo di Laura Pausini a Roma, per cui ha firmato il brano “Le due finestre” contenuto nel nuovo disco “Fatti sentire”; nello stesso periodo ha scritto per Eros Ramazzotti il brano “Ho bisogno di te”, incluso nell’album “Vita ce n’è”. 
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